Ci fa male vedere nel mondo tanta distruzione a motivo della guerra, dell’odio, della violenza, del capriccio dei “grandi”: ci fa ancor più male se tanta veemenza si riversa in maniera incontrollata su vittime innocenti quali i bambini, le donne, gli anziani e i malati.
Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi
lunedì 25 marzo 2024
La ricostruzione della Pasqua
Ci fa male vedere nel mondo tanta distruzione a motivo della guerra, dell’odio, della violenza, del capriccio dei “grandi”: ci fa ancor più male se tanta veemenza si riversa in maniera incontrollata su vittime innocenti quali i bambini, le donne, gli anziani e i malati.
lunedì 29 gennaio 2024
sabato 13 gennaio 2024
venerdì 5 gennaio 2024
sabato 9 dicembre 2023
martedì 21 novembre 2023
sabato 21 ottobre 2023
domenica 15 ottobre 2023
lunedì 2 ottobre 2023
domenica 17 settembre 2023
domenica 10 settembre 2023
La 27a StraOratorio
Con grande partecipazione di atleti e spettatori, si è svolta la 27a edizione della StraOratorio, la prima dopo gli anni della pandemia.
Durante la S. Messa prima della corsa, i saluti a don Roberto e don Stefano.
domenica 27 agosto 2023
Una domenica , 4 eventi
Per il rinfresco di domenica sera 10 settembre , in occasione del saluto a don Roberto, vi chiediamo di dare la vostra adesione indicando se e cosa potete condividere :
- torta salata
- torta dolce
- pizza
- focaccia
- bibite
L'adesione entro domenica 3 settembre tramite messaggio a:
Erika Cordoni 348 7526861
Erik Fechino 3313501003
don Elia 3311445774
sabato 19 agosto 2023
sabato 10 giugno 2023
giovedì 25 maggio 2023
domenica 14 maggio 2023
sabato 11 marzo 2023
domenica 19 febbraio 2023
sabato 24 dicembre 2022
La "tregua" di Natale
Sarebbe una bella storia, ma è durata un giorno, e il primo conflitto mondiale negli anni successivi porterà alla perdita di 15 milioni circa di vite umane.
Sarebbe una bella storia, ma anche oggi, alle porte del Natale, assistiamo ad un sanguinoso conflitto e non sappiamo se vi sarà una tregua di Natale.
Anche noi, però, rischiamo di considerare il Natale come una tregua, come una parentesi: “stacchiamo”, per così dire, dai frenetici ritmi ordinari, e ci consegniamo al clima delle feste, per ritornare, di lì a poco, al freddo rigore di gennaio e di nuovo immersi nella battaglia della vita. Tregua finita; chiusa parentesi; punto e a capo.
Ma il Natale, quello che celebrano i cristiani, intendo dire, non è una tregua e non è una parentesi destinata a chiudersi nel giro di breve tempo. No, il Natale ha il carattere di una definitività perché Dio entra nella storia degli uomini per restarvi, non per fare qualche giorno di vacanza.
Si chiamerà “Emmanuele” che significa Dio con noi: con noi per sempre, fino alla fine dei nostri giorni.
Allora celebrare il Natale significa riprendere consapevolezza di questa Presenza, significa aprire nuovamente il cuore a questa Presenza, qualora l’avessimo trascurata o abbandonata.
Il giorno di Natale tramonterà ovviamente, come ogni altro giorno, e si spegneranno le luci delle feste, ma la sua Presenza, quella no: rimane sempre con noi. Ed il modo più efficace che il Signore ha scelto per restare con noi sempre, è l’Eucarestia: la domenica è il giorno in cui, nella celebrazione dell’Eucarestia, noi ritroviamo la gioia di una Presenza che non ci abbandona.
Se è vero che “non è sempre Natale”, è pur vero che Lui rimane sempre con noi.
È la nostra certezza, che alimenta la speranza in tempi non facili, come quelli che stiamo vivendo.
È il nostro augurio: Buon Natale!
Il vostro parroco don Elia,
con don Roberto e don Angelo
mercoledì 21 dicembre 2022
domenica 11 dicembre 2022
sabato 26 novembre 2022
mercoledì 9 novembre 2022
L'inaugurazione del PalaSanFereolo
Sabato 12 novembre alle 17,30 presso la Chiesa del Sacro Cuore si terrà la celebrazione presieduta dal Vescovo Maurizio in occasione della inaugurazione del PalaSanFereolo, rinnovato dopo i danni del temporale dello scorso luglio.
Tutti gli atleti, i dirigenti, gli allenatori, i collaboratori e i genitori, insieme a tutti i parrocchiani, sono invitati a partecipare.
Al termine della celebrazione si terrà la cerimonia di inaugurazione con il taglio del nastro e la benedizione del Vescovo.
sabato 22 ottobre 2022
martedì 17 maggio 2022
domenica 1 maggio 2022
venerdì 15 aprile 2022
Pasqua di guerra?
Mentre scrivo queste righe una guerra brutta e sporca sta provocando violenze, lutti, sofferenze, in Ucraina; abbiamo negli occhi le immagini di mamme, di bimbi, di anziani in fuga; immagini di case, scuole, aziende, chiese distrutte dalle bombe e soprattutto le immagini di disperazione che ci lasciano attoniti di fronte ad una vicenda che mai ci saremmo aspettati nel 2022, dopo due anni, non ancora conclusi, di pandemia, e con un passato non troppo lontano che dovrebbe averci insegnato tante cose … e invece …
Spero che quando leggerete queste righe la pace possa già essere ritornata e avviata la ricostruzione, anche se resteranno straziati e feriti i cuori di tante e tante famiglie.
Nel frattempo la solidarietà di numerose persone, anche in parrocchia, non si è fatta attendere: da subito è scattato il desiderio sincero di aiutare, di stare vicini, di accogliere e anche di pregare, invocando da Dio la riconciliazione tra i popoli.
Mentre pensavo a questo messaggio pasquale mi è giunta davanti agli occhi la foto del grande Crocifisso di Leopoli, messo al sicuro da possibili bombardamenti e irreparabili danni: profugo lui pure, rifugiato lui pure, non si sa dove, probabilmente in qualche scantinato.
Nel grande Crocifisso esposto in chiesa a San Fereolo,, che contempliamo in questi giorni e che porteremo per le vie del quartiere nella grande Via Crucis del Venerdì Santo, noi contempliamo il dolore del mondo, di ogni cuore spezzato, ferito, di tutte le lacrime e di tutto il sangue innocente versato …
Ma contemplando il volto del Crocifisso noi ritroviamo anche la nostra speranza perché il suo dolore ci rimanda sempre al suo amore, al dono della sua vita per noi.
Contemplando il volto del Crocifisso noi ritroviamo le ragioni della nostra speranza perché sappiamo che la sua è sempre una “collocazione provvisoria” per citare una celebre espressione di Tonino Bello. La croce, infatti, non è la situazione definitiva e irreparabile, ma è preludio di vita e di risurrezione.
Per questo celebriamo la Pasqua con la speranza nel cuore: perché Gesù è il crocifisso risorto, è speranza di vita e di risurrezione anche per noi, anche per ogni caduto e disperato della storia.
Il risorto appare agli undici salutandoli così: “Pace a voi!”. La pace dono del risorto, è quanto chiediamo per il mondo intero ed è anche l’augurio che ci scambiamo in questa Pasqua che, speriamo, sia una Pasqua di cuori pacificati e di popoli riconciliati.
don Elia
venerdì 25 febbraio 2022
martedì 1 febbraio 2022
venerdì 24 dicembre 2021
È Natale perchè... è Pasqua!
Sì, avete letto bene … No, il parroco non ha confuso le date del calendario.
È Natale perché è Pasqua: cioè possiamo
celebrare il Natale non come un evento del passato o come uno dei ricordi
nostalgici della nostra infanzia, ma come evento di salvezza per noi, oggi, proprio
perché crediamo che Gesù è risorto e vivo: questo ci consente di celebrare e
rivivere gli eventi della sua vita, il suo Natale, accogliendo la grazia di
questo giorno, pienamente coinvolti e partecipi: è il suo Natale per noi, oggi.
Ho voluto accostare queste poche righe all’immagine che dall’inizio dell’Avvento campeggia nella chiesa del Sacro Cuore: raffigura Giuseppe che, nel sogno, coglie il progetto di Dio su di lui, sulla sua relazione con Maria e su quel bambino che gli sarà affidato e di cui sarà custode: Gesù.
La scritta che accompagna l’immagine è: “Alzati,
prendi con te il bambino e sua madre”.
È un invito che viene rivolto più volte
a Giuseppe: “Alzati …”. È il verbo della risurrezione: svegliati, risorgi …
È un verbo pasquale. E Giuseppe è proprio figura del discepolo che, alzatosi,
svegliatosi, risorto, rinnovato, è in grado di prendere con sé il bambino e sua
madre.
Ecco perché la Pasqua è condizione per
celebrare il Natale: nella misura in cui ci alziamo, ci svegliamo, risorgiamo,
siamo in grado di riconoscere e accogliere la presenza di Dio che si rivela, e
ci interpella, e chiede accoglienza in un bambino e sua madre.
Abbiamo tutti bisogno di essere svegliati, di rialzarci, di risorgere: veniamo da un periodo, dal quale non siamo ancora pienamente usciti, che ci ha piegati, ci ha messi a terra, ci ha fiaccati, anche come comunità cristiana. Oggi più che mai abbiamo bisogno di rialzarci e di Qualcuno che ci rialzi; abbiamo bisogno di svegliarci da un torpore e forse da una pigrizia che, dopo le chiusure forzate del mesi scorsi, ora, rischiano di chiudere anche gli animi e il cuore.
“Alzati, prendi con te il bambino e sua madre”: sia questo l’invito e l’augurio per tutti e per ciascuno, per la comunità cristiana e per ogni famiglia; per chi è piegato dalla fatica del vivere e dal dolore e per chi è si lasciato abbattere dalla pigrizia e dall’indolenza o per chi si è rinchiuso nel proprio egoismo.
Allora sarà Natale: quando risorti,
rialzati, rinnovati nel cuore, sapremo prendere con noi il Bambino e sua Madre.
A tutti voi, a tutte le famiglie, a tutta la comunità parrocchiale porgiamo l’augurio per un Natale santo e sereno, nell’attesa di poterci vedere alle celebrazioni natalizie.
Il vostro parroco don Elia, con don Roberto e don Angelo.