L’anno che iniziamo sarà totalmente dedicato al tema della misericordia: il papa ha indetto un Anno santo straordinario, un giubileo della misericordia.
Nella bolla di indizione (la lettera con cui ha ufficialmente indetto l’Anno Santo), chiamata Misericordiae Vultus, egli scrive: “Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.” Chiamati dunque a diventare segno efficace dell’amore del Padre. Il motto che accompagnerà l’anno giubilare è proprio questo: “Misericordiosi come il Padre”; prende spunto dall’invito di Gesù, nel vangelo di Luca: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”.
Se Gesù rivolge questo invito ai suoi discepoli e quindi anche a noi significa che la misericordia è possibile, che si può essere misericordiosi, che possiamo partecipare alla misericordia con cui il Padre ama.
LA MISERICORDIA SI “FA”
Ciò che emerge in tutta la Scrittura e che il Papa ci suggerisce nell’indizione dell’Anno Santo è che la misericordia non è un vago sentimento, non è un’astrazione della mente, ma si traduce in opere, in fatti concreti, in azioni. Con un’espressione che, forse, nella lingua italiana ci suona un po’ male possiamo dire che “la misericordia si fa”.
Di fatto, a partire dalla tradizione biblica e poi dalla tradizione della chiesa, il tema della misericordia si è tradotto nelle “opere di misericordia”, due elenchi di sette opere che non vogliono chiudere il campo alla creatività della carità, ma esprimere una ricchezza di gesti in cui la misericordia può essere espressa.
Vogliamo ricordare e riportare queste due liste.
Opere di misericordia corporali
Dar da mangiare agli affamati
Dar da bere agli assetati
Vestire gli ignudi
Ospitare i pellegrini
Visitare gli infermi
Visitare i carcerati
Seppellire i morti
Opere di misericordia spirituali
Consigliare i dubbiosi
Insegnare agli ignoranti
Ammonire i peccatori
Consolare gli afflitti
Perdonare le offese
Sopportare pazientemente le persone moleste
Pregare Dio per i vivi e per i morti.
PROPOSTE DI FORMAZIONE E DI SPIRITUALITA’
L’anno della misericordia ci vedrà obbligatoriamente impegnati a riflettere, pregare e maturare sulle opere di misericordia. I centri di ascolto del vangelo, la scuola di Bibbia, la preghiera silenziosa del martedì e l’adorazione del venerdì, gli incontri del gruppo famiglie, le catechesi al gruppo anziani – pensionati e anche le catechesi per gli adolescenti e giovani verteranno tutte sulle opere di misericordia.
IL LOGO DELL’ANNO
Abbiamo scelto un logo che accompagni il cammino pastorale di quest’anno e che possa ricordarci costantemente il tema di riferimento. E’ un particolare di un famoso dipinto di Rembrandt, “Il Padre misericordioso”, custodito all’Ermitage di san Pietroburgo. Il dettaglio riporta le mani del Padre, che sono il vero centro del dipinto: su di esse si concentra tutta la luce; in esse si incarna la misericordia.
Non sono uguali, ma sono una maschile (robusta, forte, muscolosa, che protegge, difende) ed una femminile (tenera, delicata, che accarezza). Attraverso le mani Rembrandt vuole comunicare il volto paterno e materno di Dio. Dio Padre e Dio Madre.
Le mani che toccano le spalle del figlio sono gli strumenti dell’occhio interiore del padre. «Il tatto sostituisce la vista». Attraverso queste mani il padre afferma di «vedere»: vede lo smarrimento di donne e uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, sente compassione per la sofferenza di coloro che hanno scelto di andarsene da casa.
Attraverso le mani, paterna e materna, la misericordia trova la sua concretizzazione, si trasforma in opere di misericordia.
In questo anno vogliamo essere mani di misericordia, mani che vedono e incontrano, che accolgono, che si stringono, che riconciliano, che offrono e donano, che abbracciano, che accarezzano e consolano … mani di misericordia.
IL SACRAMENTO DELLA MISERICORDIA
Un’ultima attenzione per questo anno giubilare sarà al sacramento della misericordia: la riconciliazione, o penitenza, o confessione. Sacramento significa segno concreto, tangibile, della salvezza con cui Dio ci viene incontro. Sarà un sacramento da riscoprire e a cui ritornare. Esso ci ricorda che siamo anzitutto noi bisognosi di misericordia e possiamo esercitarla solo e nella misura in cui l’abbiamo sperimentata.
A questo proposito cercheremo di offrire sussidi che possano aiutarci ad approfondire e a celebrare in modo più consapevole e partecipe il sacramento e noi sacerdoti cercheremo di offrire una maggiore disponibilità, già a partire dal tempo di Avvento e in preparazione al Natale (vedi sotto).
Proposte per il cammino di fede
Centri di Ascolto del Vangelo: Le opere di misericordia spirituali.
Una volta al mese. Per indicazioni dettagliate contattare il parroco.
Scuola di Bibbia: La misericordia nella Bibbia.
- Martedì 24 novembre: L’arte della misericordia: vivere nell’amore
- Martedì 1 dicembre: Il popolo di Israele: una storia all’insegna della misericordia
- Mercoledì 20 gennaio: I salmi: la misericordia diventa preghiera
- Martedì 26 gennaio: Gesù: l’uomo della misericordia
- Martedì 16 febbraio: La Chiesa: una comunità di misericordiosi
- Martedì 23 febbraio: La rivelazione finale: un giudizio di misericordia
Gli incontri si tengono in Oratorio alle ore 21. Relatore: don Stefano Chiapasco.
Preghiera silenziosa: Le opere di misericordia corporali.
Ogni martedì alle 21, salvo indicazione contraria ed ogni venerdì alle 16.30.
Esercizi Spirituali parrocchiali: Le Parabole della Misericordia.
- Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 15
Predicatore: mons. Domenico Morstabilini
- Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 21
Il Sacramento della Misericordia: disponibilità dei sacerdoti per le Confessioni.
Il parroco don Elia è disponibile ogni martedì sera, durante la preghiera silenziosa; ogni venerdì dalle 16.30 alle 17.30, durante l’adorazione; ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17. Don Marco è disponibile quasi tutte le mattine, prima e dopo la Messa delle ore 8.30 a San Fereolo e ogni pomeriggio prima della Messa delle 17, alla chiesa del Sacro Cuore.
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