mercoledì 14 giugno 2017

Il Vangelo della Domenica - 21 maggio 2017

Se mi amate osserverete i miei co­mandamenti. Tutto comincia con una parola carica di delicatezza e di rispetto: se mi amate... "Se": un punto di partenza così umile, così libero, così fidu­cioso. Non si tratta di una ingiunzione (do­vete osservare) ma di una constatazione: se amate, entrerete in un mondo nuovo. Osserverete i comandamenti "miei", dice. E miei non tanto perché prescritti da me, ma perché riassumono me e tutta la mia vita. Se mi amate, vivrete come me! Se ami Cristo, lui ti abita i pensieri, le azioni, le pa­role e li cambia. E tu cominci a prendere quel suo sapore di libertà, di pace, di perdono, di tavole im­bandite e di piccoli abbracciati, di relazio­ni buone, la bellezza del suo vivere. Co­minci a vivere la sua vita buona, bella e beata. Ama e fa quello che vuoi (sant'Ago­stino). Se ami, non potrai ferire, tradire, derubare, violare, deridere. Se ami, non potrai che soccorrere, accogliere, benedi­re. E questo per una legge interiore ben più esigente di qualsiasi legge esterna. A­ma e poi va' dove ti porta il cuore. In una specie di commovente, suadente monotonia Gesù per sette volte nel bra­no ripete: voi in me, io in voi, sarò con voi, verrò da voi. Attraverso una parola di due sole lettere "in" racconta il suo sogno di comunione. Io nel Padre, voi in me, io in voi: dentro, immersi, uniti, intimi. Gesù che cerca spa­zi, spazi nel cuore. Io sono tralcio unito al­la madre vite, goccia nella sorgente, raggio nel sole, scintilla nel grande braciere del­la vita, respiro nel suo vento. Non vi lascerò orfani. Non lo siete ora e non lo sarete mai: mai orfani, mai ab­bandonati, mai separati. La presenza di Cristo non è da conquistare, non è da rag­giungere, non è lontana. È già data, è den­tro, è indissolubile, fontana che non verrà mai meno. […] Noi siamo già in Dio, come un bimbo nel grembo di sua madre. E se non può ve­derla, ha però mille segni della sua pre­senza, che lo avvolge, la scalda, lo nutre, lo culla. E infine l'obiettivo di Gesù: Io vivo e voi vi­vrete: far vivere è la vocazione di Dio, la mania di Gesù, il suo lavoro è quello di es­sere nella vita datore di vita. È molto bel­lo sapere che la prova ultima della bontà della fede sta nella sua capacità di tra­smettere e custodire umanità, vita, pie­nezza di vita. E poi, di farci sconfinare in Dio.

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