La vita dell’uomo è un’attesa unica. Almeno dovrebbe. Invece spesso si vive la vita in modo statico, senza nessun movimento interiore. Al massimo si aspira a qualcosa di molto limitato al proprio momento storico. Infatti si desidera la salute se si è ammalati, si desiderano un po’ di soldi quando si versa in cattive acque. Si attende spesso una vita maggiormente tranquilla, senza problemi, quando la fatica sembra quasi che ci schiacci. Ma l’attesa di cui è impregnata fortemente la nostra anima, il cuore, lo stesso corpo, non la si percepisce con estrema facilità.
LA NOSTRA ATTESA
Tutti gli uomini, se sono soltanto un po’ sinceri con se stessi e liberi da pregiudizi nei confronti della religione, aspettano qualcosa che appaghi grandemente il cuore, soddisfi pienamente l’animo, ma anche qualcosa che rinfreschi, ringiovanisca, susciti slancio nel proprio corpo. Questa tensione spirituale è stata messa nella carne e soprattutto nel cuore da Dio stesso. Essere stati creati ad immagine e a somiglianza di Dio non vuol dire altro che avere profondamente dentro di sé un segno di eternità, di slancio in avanti, uno slancio o un anelito di vita senza confini.
CHI CI SODDISFERA’ ?
Poiché si tratta di una tensione spirituale, l’appagamento non può essere che di natura spirituale. E’ anche vero che se non si percorre questa strada, si andranno a cercare altri surrogati che però non avranno mai la capacità di soddisfare pienamente la mente, il cuore e lo spirito dell’uomo. E la società ne ha una grande quantità da offrire. E così l’uomo di oggi e di tutti i tempi scambia ciò che fa il suo vero bene con prodotti che lasciano sempre l’amaro nel cuore oltre a svuotare il portafoglio e spesso a colpire la salute fisica.
Per noi, che crediamo in Dio che è nostro Padre e che per amore ha mandato in mezzo a noi il suo Figlio Gesù per rinnovarci con la potenza della sua morte e risurrezione, infondendo nei nostri cuori lo Spirito Santo, colui che può soddisfare pienamente il nostro cuore assetato di vita, di gioia e di amore, è il suo stesso Figlio, Gesù.
ACCOGLIAMOLO, VIENE ANCORA, VIENE SEMPRE
Se è Gesù che appaga pienamente la nostra ansia di vita e di gioia, di amore e di eternità, e poiché viene ancora nel prossimo Natale, impegniamoci ad accoglierlo a cuore aperto nel prossimo Natale.
Viene e non chiede altro che di essere accolto. Non esige nessun contributo, vuole solo il nostro cuore libero dalle cianfrusaglie di questa nostra società consumista. Non costringe nessuno ad accoglierlo, Lui desidera che lo si accolga liberamente e per amore. Non guarda agli anni che abbiamo, per Lui noi siamo sempre giovani e quindi amabili. Non si blocca di fronte ai nostri possibili e forse anche numerosi difetti, viene per aiutarci a vincerli.
PREPARIAMOCI
Se il Signore Gesù viene ancora e non desidera altro che incontrarci, dobbiamo allora prepararci nei dovuti modi. Senza una adeguata preparazione al suo Natale, noi non sperimenteremo mai i doni che vuole offrirci. Come per tutti gli avvenimenti umani noi dobbiamo premettere un’adeguata preparazione, se non vogliamo consumare l’esperienza che ci viene offerta o andiamo cercando, così è anche per quanto riguarda il nostro incontro con il Signore.
Dobbiamo però anche subito dire che la giusta preparazione, per un fruttuoso incontro con il Signore, non dobbiamo inventarla noi, ma ce l’indica la Chiesa nostra madre. Lei, l’esperta di questi incontri, ci dice tutto quanto permette e favorisce la giusta e profonda accoglienza del dono che ci viene offerto dal Padre Celeste.
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