Poiché tutto tace, a me ancora il compito di iniziare, insieme con voi, un nuovo anno pastorale per il nostro bene e perché la nostra comunità parrocchiale continui con sempre nuovo slancio la sua missione a favore del nostro quartiere. Noi infatti viviamo e siamo chiamati a spenderci proprio per questi due scopi. Per noi l’impegno consiste nel diventare sempre più santi, per la nostra comunità nel continuare a rendere visibile e credibile l’amore del Signore. Guardando a questi due impegni dobbiamo dire che
NON C’E’ NIENTE DI NUOVO
Per quanto riguarda noi stessi, dobbiamo dire che ogni anno che passa ci è donato dal Signore, perché abbiamo a diventare quello che siamo per grazia di Dio. Noi infatti in forza del Battesimo siamo santi, ma non basta averlo ricevuto un giorno. Gli anni di vita che ci sono donati devono servirci a far sì che questo germe di santità trasfiguri tutta la nostra esistenza. In una parola siamo chiamati, giorno per giorno, a diventare santi nel nostro stile di vita, e cioè nel rapporto con Dio nostro Padre col lasciarci amare e amandolo sempre di più, nel rapporto con noi stessi cercando di vivere sempre da figli, nei rapporti con gli altri cercando la vera fraternità, in quanto sono nostri fratelli e sorelle. Ogni anno quindi dovrebbe servirci a crescere in santità di vita per essere pronti, quando Dio vorrà, per la gioia che non conosce tramonto: il paradiso.
Per quanto riguarda la comunità parrocchiale dovrebbe, ogni anno che passa, divenire sempre meglio un segno vivo e concreto, amabile e soprattutto significativo, dell’amore della santa Trinità per tutto il quartiere. E questo per la comunità vuol dire servire spiritualmente coloro che frequentano, ma essere segno dell’amore di Dio per tutti i sanfereolini che per diversi motivi non la frequentano o appartengono ad altre religioni.
MA TUTTO E’ NUOVO
Per chi crede veramente nel Signore Gesù, il vivere un nuovo anno pastorale non vuol dire sobbarcarsi la stessa sinfonia noiosa e stancante degli anni passati. Se lo si vede e lo si vive così, è segno che si è capito poco o nulla della vita in genere e soprattutto della vita cristiana. Per la fede che portiamo nel cuore, per l’amore che nutriamo per il Signore Gesù, ogni anno pastorale che iniziamo dovrebbe farci sussultare di vera gioia, potenziare la speranza cristiana, farci crescere nell’amore verso il Signore, la sua Chiesa e verso i fratelli. In tutto questo sta la vera e sempre nuova novità cristiana. Il cristiano infatti è chiamato ogni anno, e di conseguenza ogni giorno, a inabissarsi nella stessa novità di Dio. Più ci si sprofonda spiritualmente in Lui più si scoprono cose nuove, si vive la vita nuova, si cammina verso il meglio che un uomo e una donna possano desiderare.
QUESTA NOVITA’ CI MANCA
Se non percepiamo e soprattutto se non viviamo questa novità spirituale che ogni nuovo anno pastorale ci porta, è segno allora che siamo vecchi nel profondo del nostro cuore. Ciò che dà origine a questa vecchiaia anche se siamo giovani, sta nel fatto che la fede cristiana non ci dice più nulla, è sopportata, il Signore sembra scomparso. La speranza cristiana è sepolta, non ci fa più alzare benevolmente e gioiosamente gli occhi al cielo, non ci fa attendere più nulla di bello. L’amore, sia verso il Signore che verso fratelli, si è inaridito e non si è più capaci di sentire sussultare il cuore fino a piangere di gioia per aver conosciuto maggiormente l’amore del Padre e per aver scoperto che chi ci sta accanto non è un nemico, ma un fratello.
CI AIUTI IL SIGNORE
Consapevoli che non sarà facile far tesoro del nuovo anno pastorale per la crescita della nostra vita spirituale e per una missione sempre più significativa della nostra comunità parrocchiale a favore del quartiere, ci affidiamo al Signore e alla nostra Maria Bambina. Con loro non dobbiamo temere. Essi sono più di noi interessati e impegnati al nostro vero bene e alla missione della comunità parrocchiale.
Da parte nostra apriamo ancora una volta il cuore al Signore che non si stanca mai di compiere meraviglie in chi si abbandona totalmente a Lui con fiducia e amore.
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