sabato 22 novembre 2014

Allo Spirito Santo chiediamo

Abbiamo iniziato un nuovo anno pastorale. Come già abbiamo detto ci soffermeremo a riflette e a pregare sul grande dono dello Spirito Santo che il Padre celeste ci ha fatto e ci fa continuamente. Lo terremo presente sia nelle nostre diverse attività pastorali, ma anche nel nostro impegno di vita spirituale personale. La nostra vita infatti si realizza pienamente nella misura in cui ci lasciamo trasfigurare dallo Spirito Santo.

UN GRANDE DONO
Sia come parrocchia, sia come parroco sentiamo vivamente il bisogno del suo aiuto. Siamo più che mai convinti che senza la sua presenza e senza la sua opera, nella vita della Chiesa e nella nostra vita personale, nulla si costruisce di valido e di eterno. Se è grande il dono dell’Eucarestia che, oltre a renderci partecipi della passione, morte e risurrezione del Signore, come cibo ci fa crescere nella vita cristiana, non è di meno ciò che opera in noi lo Spirito Santo. E’ infatti lui che, entrando nel nostro cuore, lo purifica, lo rinnova e ci fa figli di Dio. Immersi nell’acqua battesimale nella quale è stato infuso lo Spirito Santo, noi nasciamo alla vita trinitaria dove Dio diventa nostro padre, Gesù il nostro salvatore, lo Spirito il nostro dolce ospite. Ne viene, di conseguenza da questa immersione, che noi veniamo ad essere posseduti dalla stessa Trinità. Tutto questo non è una schiavitù, ma la vera liberazione, lo Spirito Santo, non si sostituisce alla nostra responsabilità, ma collabora con le nostre capacità, potenziandole e qualificandole. Se da una parte ci toglie il peccato originale, che è principio di morte, dall’altra ci dona la vita eterna, con lui diventiamo eterni. Davanti a questi fondamentali doni, non possiamo far altro che ringraziare. Tutto è grazia, tutto è dono d’amore del Padre celeste.

COSA GLI CHIEDIAMO
Consapevoli che per la sua presenza siamo figli di Dio e la comunità parrocchiale è la nostra famiglia, gli chiediamo alcuni doni particolari. Per la nostra comunità parrocchiale gli chiediamo in primo luogo che cresca sempre più nella fraternità. E’ una grazia questa che chiediamo ogni giorno quando celebriamo la Messa. E’ infatti lo Spirito che ci fa essere una cosa sola tra noi. Oggi infatti abbiamo quanto mai bisogno di questa unità che si manifesta nella fraternità, nella benevolenza, nell’amabilità. In secondo luogo chiediamo che la vita di ciascuno di noi, ma anche la stessa vita della nostra comunità, abbiano ad essere una pagina di Vangelo per chi ci incontra o viene in parrocchia. Il cristiano infatti e la stessa comunità parrocchiale devono rispecchiare nel loro stile di vita quella parola che leggono e che viene proclamata nelle celebrazioni. Gli vogliamo inoltre chiedere di essere sempre più e sempre meglio impegnati a servire Gesù nei poveri. E’ qui infatti che dimostreremo se veramente abbiamo accolto il Signore nella nostra vita. Non c’è nessun altro modo per dire che siamo figli del Padre che ama tutti, che Gesù vive ancora in mezzo a noi e che lo Spirito ci impegna a creare la civiltà dell’amore. Non si tratta di dare cose o finanziamenti, ma di amare, accogliere, aiutare. Ecco perché insistiamo molto sul volontariato, sia a favore della parrocchia e della Caritas, che per l’oratorio e la sportiva. La generosità nel servizio è frutto dello Spirito Santo che ci invita e ci sollecita a spalancare le braccia e il cuore. E infine vogliamo chiedergli in modo particolare di crescere tutti in santità di vita. E’ la nostra meta, è ciò che desidera il Signore da noi, è ciò che anche il nostro cuore, senza che ce ne accorgiamo, ci sollecita a fare in ogni momento della nostra vita.
Concludendo questo elenco desidero, come parroco, chiedere allo Spirito Santo che aumenti e qualifichi sempre di più l’amore alla comunità parrocchiale. Se non si ama la propria parrocchia, non la si frequenterà, se non la si frequenta non si vivrà la gioia di appartenere alla famiglia di Dio che è qui nel quartiere. Voglia lo Spirito Santo esaudire queste nostre richieste, sia per la gloria di Dio che per il bene di ciascun sanfereolino. 

ABBIAMO FIDUCIA
Se il Signore ci ha fatto il dono di iniziare ancora insieme questo anno pastorale, aprendo la nostra mente, ma soprattutto il nostro cuore al dono dello Spirito Santo, noi nutriamo ferma fiducia che, se lo lasceremo lavorare nella nostra vita, compirà di nuovo altre sue meraviglie. Impegniamoci allora a seguire generosamente le indicazioni che la parrocchia proporrà in questo anno pastorale. Siamo più che mai sicuri che vedremo nuove meraviglie. Lo Spirito Santo infatti vuole e desidera attuarle in noi e in mezzo a noi.

COSA FARE QUEST’ANNO
Cercheremo in primo luogo di conoscere chi è lo Spirito Santo, la terza persona della Trinità. Proponiamo allora la partecipazione ai centri di ascolto della Parola di Dio ed alle catechesi del giovedì pomeriggio in oratorio. Consigliamo la lettura degli articoli sullo Spirito Santo riportati mensilmente sul bollettino parrocchiale e la partecipazione ai pomeriggi di fraternità che avranno come argomento questo grande dono del Padre. Alla conoscenza deve seguire la preghiera sia personale che comunitaria. Proponiamo allora la partecipazione alle adorazioni, ma in modo particolare alla preghiera silenziosa del martedì sera e di elevare allo Spirito Santo ogni giorno la preghiera proposta dalla parrocchia.
Ognuno poi può aggiungere altre modalità sia per conoscere ciò che compie questo dono nel proprio cuore, sia per invocarLo con la preghiera.

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