Tra pochi giorni sarà di nuovo Natale. E gli uomini in un modo o in un altro lo vivranno. Non si può far diversamente. E’ un giorno come gli altri che arriva e non si può far diversamente se non viverlo come normalmente si fa con tutti gli altri giorni. Ci sono infatti diversi modi di accoglierlo e di viverlo. Qualcuno passerà questo giorno senza sapere che avvenimento lo ha fatto nascere e che cosa significhi far Natale. Altri, pur sapendo che cosa significa Natale per i cristiani, lo vivranno senza far nessun riferimento al mistero che viene celebrato. Per noi invece, che sappiamo e che desideriamo viverlo nel suo significato più profondo, vuol dire prendere coscienza che Dio ci ama. Ecco allora a voi che ancora una volta condividete con me e io con voi questa gioia, il mio più grande e significativo augurio.
BUON NATALE
Carissimi, vi dico queste parole e soprattutto vi faccio questo augurio con tutto il mio cuore. Passiamo insieme ancora un nuovo Natale. Ne abbiamo vissuti tanti: 23! Se ogni Natale è sempre bello, questo, vi assicuro, ha un sapore tutto particolare. E i motivi sono diversi. Ne conoscete senz’altro alcuni. Per un parroco le feste grandi del Signore sono un’occasione per sentirsi maggiormente padre, quindi responsabile della vita cristiana di tutti coloro che, in nome del Signore, gli sono stati affidati. In tutti questi anni ho sempre cercato di vivere i miei rapporti con voi cercando solo ed unicamente di aiutarvi a conoscere, ad accogliere e ad amare il Signore. Il Natale che stiamo per vivere sia allora una nuova occasione per crescere tutti insieme in questo grande e immenso amore. Qui in questo bambino che di nuovo si presenta a noi nel mistero della sua nascita, si trova la nostra più vera ed autentica ricchezza. Accogliendolo e poi vivendo il suo amore tutto si illumina, tutto trova il suo significato. Ecco allora il mio augurio.
VI AUGURO
Vi auguro di prendere coscienza che siete grandemente amati dal Signore. Convincetevi, carissimi, che questa è la scoperta più grande e fondamentale della vita. Tutto il resto passa in secondo ordine. Convinto di questo in tutti questi anni che ho vissuto con voi non ho fatto altro che chiedere al Signore di farvi questa grazia. Immersi nel suo amore che è grande e immenso, che non fa distinzioni di persone, noi affrontiamo la battaglia della vita con serenità, con la certezza che il bene trionferà presto o tardi.
E allora dico alle famiglie: fate posto al Signore, fateglielo in questo nuovo Natale, come pure ogni domenica con la Messa festiva. Sappiate che quando il Signore abita con voi, è presente in casa vostra, il suo amore vi aiuterà con grazie particolari. So che oggi più che mai avete problemi di vario genere. Alle famiglie che vivono particolari situazioni di sofferenza dico: sappiate che il Signore è con voi, non scoraggiatevi. Se gli farete posto avrete più luce per guardare avanti, avrete più forza per continuare il vostro cammino.
Faccio gli auguri anche ai giovani. Carissimi giovani, non so se verrete, come si dice, a fare Natale accostandovi al Signore con una buona confessione e ricevendolo poi nel vostro cuore. Sappiate che qui nel quartiere c’è una comunità, la vostra parrocchia, che vi ama e prega sempre per voi. Non dimenticate quei felici momenti trascorsi in questi ambienti nati e conservati tuttora per voi. L’oratorio è sempre lo stesso: vuole il vostro bene offrendovi momenti di formazione perché l’amore del Signore sia sempre più conosciuto e radicato nei vostri cuori. Se ora l’oratorio è fuori dalle vostre attenzioni, non dimenticate però il Signore.
Poiché nel nostro oratorio c’è un buon gruppo di adolescenti che vanno ormai verso la piena giovinezza, anche a voi dico: buon Natale! Quando vi vedo in oratorio, quando partecipate agli incontri programmati per voi, per la vostra crescita umana e cristiana, vi dico sinceramente che provo una grande gioia. Siete infatti la speranza della nostra parrocchia e soprattutto dell’oratorio. Carissimi, auguri di buon Natale. Non ho regali particolari da darvi, ma vi offro quello che forma il tutto della mia vita: Gesù. E’ Lui che rende bella la vita. E’ Lui che dà senso e significato ad ogni cosa, compresa l’esistenza stessa. E Lui non delude mai. Ne sono fermamente sicuro. Accoglietelo allora nel vostro cuore e lasciatevi amare come Lui solo sa amare.
Agli anziani, agli ammalati, anche se lasciati per ultimi, il mio augurio non è meno sentito e tantomeno insignificante. Mi trovo tra voi. Ormai sono uno di voi anche se la passione e l’amore per la comunità parrocchiale e quindi per tutti i sanfereolini, è ancora vivo e sempre più deciso a spendersi per tutti fino alla fine. Vi auguro un felice Natale. Sappiate che il Signore nasce anche per voi. Lui non guarda all’età, guarda il cuore. Apritegli allora il vostro cuore, anche se ha qualche difficoltà. Lui non ve lo guarisce, lo sapete bene, ma lo riscalda del suo amore. E questo vale molto di più. Con il vostro cuore pieno del suo amore potrete riscaldare tanti altri cuori, specialmente quelli dei vostri figli e dei vostri nipoti.
E ALLA PARROCCHIA?
Auguro non solo di aiutare tutti i sanfereolini a vivere nei dovuti modi il mistero della nascita del Figlio di Dio, ma di essere sempre più segno vivo e concreto nel quartiere dell’amore che questo dono del Padre ha fatto e continua a fare all’umanità intera. E voi carissimi fedeli che sempre amate non solo la comunità parrocchiale, ma anche noi sacerdoti, chiedete al Signore che i vostri sacerdoti continuino a farvi conoscere l’altezza, la profondità e la meraviglia dell’amore di Dio per tutti e per ciascuno di voi. E anche voi ricordateci al Signore perché non vi deludiamo con la nostra vita. E allora Buon Natale dai vostri sacerdoti!