domenica 29 marzo 2015

I doni dello Spirito Santo - La Scienza

Parlando della scienza è facile limitarsi alla capacità che ha l’uomo di conoscere sempre meglio la realtà che lo circonda e di scoprire le leggi che regolano la natura e l’universo, ma non è questa la scienza-dono dello Spirito Santo. Questa scienza è un dono speciale che ci porta a cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua intima relazione con ogni creatura. Il dono dello Spirito Santo della scienza, ci aiuta a non cadere in atteggiamenti eccessivi e sbagliati, come ci ammonisce papa Francesco, come quello di crederci padroni del creato! “Il creato non è una proprietà su cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento - continua il papa - né, tanto meno, è una proprietà solo di alcuni. Il creato è un dono meraviglioso di Dio e noi lo dobbiamo custodire e, secondo le nostre possibilità, far progredire”.

FRAMMENTI DI VITA QUOTIDIANA
1 - Una volta, ai miei tempi...
Bisogna proprio dire che i miei vecchi qualche volta riescono proprio ad essere noiosi. Se incominciano a raccontare come era il mondo una volta, riescono ad essere scoraggianti! Una volta era tutto più bello, la gente era più buona, più onesta, i giovani più abituati al sacrificio, le chiese più piene, i preti più...preti! Il futuro sarà più difficile per il lavoro, per trovare una ragazza seria, per educare i figli.... Previsioni davvero scoraggianti.

2 - “Prigionieri delle stelle”
Quando Venere e Marte sono contrari, non c’è niente da fare, mi sento giù, tutto mi pesa ed anche quel modo di fare allegro di mio marito che tanto mi aveva attirato, mi mette di cattivo umore. Anche prima avevo di questi momenti e non sapevo il perchè, ma davo la colpa alla pressione, all’umidità, all’invadenza della suocera, in realtà siamo prigionieri delle stelle. Questa settimana il mio oroscopo annuncia una dissonanza di alcuni pianeti, quindi saranno giorni di malumore e di noia, mentre per mio marito i segni zodiacali promettono bene. Ci sarà quindi burrasca in casa, lui contento, io scontenta e sfiduciata....

3 - “Con tutte queste religioni, non si capisce più nulla....” 
Hanno suonato alla porta i Testimoni di Geova e con gentilezza e cordialità mi hanno lasciato il loro giornalino da leggere con tutte quelle notizie allarmanti e mi hanno spiegato, con citazioni bibliche, che la Bibbia dice cose ben diverse da quelle che insegna la Chiesa Cattolica. Che confusione!
Mio figlio mi dice: “Non farli più entrare, ti riempiono la testa di idee sballate! “Mia figlia che era presente, dice: “Questi sono proprio convinti! Vanno di casa in casa, con il caldo d’estate ed il freddo d’inverno; questi sì che hanno fede!”...
E’ finalmente tornata la figlia dei nostri vicini. E’ stata via chissà quanto e chissà dove, tanto che, ad un certo punto, non chiedevo neppure più notizie, perchè, ogni volta, sua madre mi rispondeva con un profondo e doloroso sospiro. Ora è finalmente tornata: magra da far impressione, vestita con colori sgargianti in fogge esotiche, mangia solo frutta e verdura. Dice che ora ha trovato la pace e che questa è la vera religione...
Ecco come si cerca, si prega Dio e si parla di Lui in modi così diversi: che confusione!

PREGHIERA E RIFLESSIONE
Invoco con voi e per voi lo Spirito Santo perché effonda il dono della Scienza. 
Il dono della scienza ci aiuta a giudicare rettamente le cose create, conoscendo il modo di ben usarle ed indirizzarle all’ultimo fine che è Dio. 
Le deviazioni a questo proposito sono numerosissime sia per ignoranza che per volontà deliberata. Il dono della scienza risulta indispensabile a noi cristiani, soprattutto nelle culture attuali che, spesso, sono caratterizzate dall’indipendenza da ogni criterio che non sia quello del giudizio puramente umano.
“La scienza spirituale - dice il card. Martini - è la visione della realtà che consegue all’incontro con il Signore che cambia la vita... Grazie alla scienza della fede è possibile cogliere i segni dei tempi ed i fermenti evangelici presenti dappertutto, anche nelle situazioni apparentemente più chiuse alla luce della verità rivelata”(C. M. Martini, Tre racconti dello Spirito). 
Il dono della scienza rende fruttuosa la fatica di pensare, traccia un sentiero per chi cerca e si pone delle domande, sostiene la pazienza di letture impegnative, alimenta il desiderio di una formazione anche intellettuale, fa provare noia per discorsi inutili...
Il dono della scienza insegna uno sguardo sul nostro tempo più penetrante delle statistiche e dei malumori: gli adulti diventano amici della giovinezza, si trattengono dallo scuotere affrettatamente il capo di fronte ai discorsi dei figli, ai loro entusiasmi e alle loro iniziative. Evitano confronti impossibili con un passato fantastico, traggono piuttosto dalla loro esperienza quanto aiuta ad essere saggi, a fidarsi di Dio ed a sostenere con coraggio i sogni promettenti dei giovani.
Il dono della scienza rende deciso il cammino per uscire dalla desolante ignoranza religiosa in cui molti si adagiano come se fosse un diritto.
E’ desolante, infatti, che la complessità del mondo in cui viviamo con tutti i suoi grossi problemi, invece di stimolare ad approfondire la propria fede, consegni allo smarrimento, renda muti ed imbarazzati di fronte ad ogni obiezione...
“Mentre nelle librerie aumentano i libri capaci di rispondere ad ogni possibile interrogativo, nelle case anche dei cristiani pare che entrino solo rotocalchi pieni zeppi di banalità e di indifferenza; mentre non si perde un’ora di palestra, la Catechesi per adulti e giovani rimane deserta....Lo Spirito Santo effonde il dono della scienza per convincere il cristiano che ora è tempo di coltivare un’attitudine alla ricerca, perché allora sarai fiero di dare una risposta a chi ti domanda ragione della nostra speranza, sarai fiero di non tacere di annunciare il Vangelo, scambiando il silenzio intimorito per rispetto della coscienza altrui. Sarai fiero anche di annunciare la libertà cristiana a chi si arrende ad una visione fatalista della vita e si consegna come un prigioniero degli astri, mentre è stato creato con la dignità e la libertà di un figlio di Dio” (C..M. Martini, Lo Spirito Santo in Famiglia).
La dolorosa constatazione fatta dal Cardinal Martini purtroppo continua con disastrose conseguenze nella vita della Chiesa. anche perché i laici-battezzati non si rendono conto della loro responsabilità. Sto leggendo un libro di Luisa Campagnoli (fa parte dell’Istituto delle Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo ed è impegnata nella catechesi e nella pastorale degli adulti della Diocesi di Lodi) dal titolo: “Il Sacerdozio Comune dei Battezzati” nel quale viene ricordata e sostenuta su documenti del Concilio e del Magistero, la parte attiva che i laici-battezzati hanno nella Chiesa. La provvidenziale diminuzione delle vocazioni sacerdotali ha fatto riportare in vita il ministero del Diaconato Permanente e dei Ministri Straordinari dell’Eucaristìa, ora, però, si deve rivalutare il Sacerdozio Comune dei Battezzati. Già S. Pietro nella sua prima lettera scritta da Roma e indirizzata ai cristiani dispersi nelle province dell’Asia, diceva: “Voi, però, siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere...”.
Quindi, la responsabilità della vita della Chiesa non è solo del Papa o dei Vescovi o dei Religiosi (sacerdoti, suore, monaci..), ma è di tutti i battezzati, perché, in forza del Battesimo, tutti hanno una parte attiva.
Questa parte attiva nella vita della Chiesa non consiste solo nell’essere presenti alle varie iniziative, ma, anche, nel fare delle osservazioni e nel dare dei suggerimenti ed avanzare delle proposte.
Un proverbio latino dice: “Spiritus ubi vult spirat” ossia “Lo Spirito agisce dove vuole”, quindi non è appannaggio solo dei Religiosi (Papa, Vescovi, Sacerdoti), ma di tutti i battezzati (anche i cosiddetti laici).

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