lunedì 2 maggio 2016

Il Vangelo della Domenica - 24 aprile 2016


Vi do un comanda­mento nuovo, che vi amiate gli uni gli al­tri.
Sì, ma di quale amore? Noi confondiamo spesso l'amore con un'emo­zione o un'elemosina, con un gesto di solidarietà o un momento di condivisione. Amare sovrasta tutto questo, perché contiene il brivido e­mozionante della scoperta dell'altro, che ti appare non più come un oggetto ma co­me un evento, come colui che ti dà il gusto del vivere, che spalanca sogni, che ha la forza dolce delle nascite, che ti fa nascere, con il me­glio di te. Per amare devo guardare u­na persona con gli occhi di Dio, quando adotto il suo sguardo luminoso divento capace di scoprirne tutta la bellezza e grandezza e uni­cità. E da questo si sprigiona fervore, meraviglia, incanto del vivere. Io vado dall'altro come ad una fonte, e mi dis­seta. Allora lo posso amare, e nell'amore l'altro diventa il mio maestro, colui che mi fa camminare per nuovi sen­tieri. Allo stesso modo anche i due sposi devono amarsi come due maestri, ciascuno maestro dell'altro, ciascuno messo in cammino verso o­rizzonti più grandi. Lasciar­si abitare dalle ricchezze del­­l'altro, e la vita diventa im­mensamente più felice e li­bera. Allo stesso modo an­che il povero che incontro o lo straniero che bussa alla mia porta li posso guardare come fossero i «nostri si­gnori», e imparare quindi a da­re come faceva Gesù: non come un ricco ma come un povero che riceve, come un mendicante d'amore. E pen­sare davanti al povero: sono io il povero, fatto ricco di te, dei tuoi occhi accesi, della tua storia, del tuo coraggio. Vi do un comandamento nuovo. Dove sta la novità? Già nel­l'Antico Testamento era scritto ama Dio con tutto il cuore, ama il prossimo tuo come te stesso. La novità del comando sta nella parola successiva: Come io ho a­mato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Non dice quanto vi ho ama­to, impossibile per noi la sua misura, ma come Gesù, con il suo stile unico, con la sua eleganza gentile, con i capo­volgimenti che ha portato, con la sua creatività: ha fat­to cose che nessuno aveva fatto mai. I cristiani non so­no quelli che amano ma quelli che ama­no come Gesù: se io vi ho la­vato i piedi così fate anche voi, fatelo a partire dai più stanchi, dai più piccoli, i vo­stri signori...
Come Lui, che non solo è a­more, ma esclusivamente a­more.

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