sabato 24 dicembre 2022

La "tregua" di Natale



Natale 1914: la prima grande guerra è iniziata da qualche mese. Le cronache, accertate dagli storici, narrano di una tregua sul fronte di guerra, ad Ypres, nel Belgio, dove soldati tedeschi e britannici combattono e si uccidono. Una tregua decisa dal basso, dalle truppe che, nel freddo rigore delle trincee, in quella notte di Natale cominciano a cantare i tradizionali canti natalizi. Ne segue un incontro tra “nemici” che, per un giorno, si scambiano auguri e piccoli doni fino ad improvvisare una partita a calcio, capace di unire lingue e tradizioni differenti.
Sarebbe una bella storia, ma è durata un giorno, e il primo conflitto mondiale negli anni successivi porterà alla perdita di 15 milioni circa di vite umane.
Sarebbe una bella storia, ma anche oggi, alle porte del Natale, assistiamo ad un sanguinoso conflitto e non sappiamo se vi sarà una tregua di Natale.
Anche noi, però, rischiamo di considerare il Natale come una tregua, come una parentesi: “stacchiamo”, per così dire, dai frenetici ritmi ordinari, e ci consegniamo al clima delle feste, per ritornare, di lì a poco, al freddo rigore di gennaio e di nuovo immersi nella battaglia della vita. Tregua finita; chiusa parentesi; punto e a capo.
Ma il Natale, quello che celebrano i cristiani, intendo dire, non è una tregua e non è una parentesi destinata a chiudersi nel giro di breve tempo. No, il Natale ha il carattere di una definitività perché Dio entra nella storia degli uomini per restarvi, non per fare qualche giorno di vacanza.
Si chiamerà “Emmanuele” che significa Dio con noi: con noi per sempre, fino alla fine dei nostri giorni.
Allora celebrare il Natale significa riprendere consapevolezza di questa Presenza, significa aprire nuovamente il cuore a questa Presenza, qualora l’avessimo trascurata o abbandonata.
Il giorno di Natale tramonterà ovviamente, come ogni altro giorno, e si spegneranno le luci delle feste, ma la sua Presenza, quella no: rimane sempre con noi. Ed il modo più efficace che il Signore ha scelto per restare con noi sempre, è l’Eucarestia: la domenica è il giorno in cui, nella celebrazione dell’Eucarestia, noi ritroviamo la gioia di una Presenza che non ci abbandona.
Se è vero che “non è sempre Natale”, è pur vero che Lui rimane sempre con noi.
È la nostra certezza, che alimenta la speranza in tempi non facili, come quelli che stiamo vivendo.
È il nostro augurio: Buon Natale!
 
Il vostro parroco don Elia,
con don Roberto e don Angelo

mercoledì 21 dicembre 2022

mercoledì 9 novembre 2022

L'inaugurazione del PalaSanFereolo


Sabato 12 novembre alle 17,30 presso la Chiesa del Sacro Cuore si terrà la celebrazione 
presieduta  dal  Vescovo Maurizio in occasione della inaugurazione del PalaSanFereolo, rinnovato dopo i danni del temporale dello scorso luglio.  

Tutti  gli  atleti,  i dirigenti,  gli  allenatori,  i collaboratori  e  i  genitori, insieme  a  tutti  i parrocchiani,  sono    invitati a  partecipare.  

Al  termine della  celebrazione si terrà la cerimonia  di  inaugurazione  con  il taglio  del  nastro  e la benedizione del Vescovo.

venerdì 15 aprile 2022

Pasqua di guerra?

Mentre scrivo queste righe una guerra brutta e sporca sta provocando violenze, lutti, sofferenze, in Ucraina; abbiamo negli occhi le immagini di mamme, di bimbi, di anziani in fuga; immagini di case, scuole, aziende, chiese distrutte dalle bombe e soprattutto le immagini di disperazione che ci lasciano attoniti di fronte ad una vicenda che mai ci saremmo aspettati nel 2022, dopo due anni, non ancora conclusi, di pandemia, e con un passato non troppo lontano che dovrebbe averci insegnato tante cose … e invece …

Spero che quando leggerete queste righe la pace possa già essere ritornata e avviata la ricostruzione, anche se resteranno straziati e feriti i cuori di tante e tante famiglie.

Nel frattempo la solidarietà di numerose persone, anche in parrocchia, non si è fatta attendere: da subito è scattato il desiderio sincero di aiutare, di stare vicini, di accogliere e anche di pregare, invocando da Dio la riconciliazione tra i popoli.

Mentre pensavo a questo messaggio pasquale mi è giunta davanti agli occhi la foto del grande Crocifisso di Leopoli, messo al sicuro da possibili bombardamenti e irreparabili danni: profugo lui pure, rifugiato lui pure, non si sa dove, probabilmente in qualche scantinato.

Nel grande Crocifisso esposto in chiesa a San Fereolo,, che contempliamo in questi giorni e che porteremo per le vie del quartiere nella grande Via Crucis del Venerdì Santo, noi contempliamo il dolore del mondo, di ogni cuore spezzato, ferito, di tutte le lacrime e di tutto il sangue innocente versato …

Ma contemplando il volto del Crocifisso noi ritroviamo anche la nostra speranza perché il suo dolore ci rimanda sempre al suo amore, al dono della sua vita per noi.

Contemplando il volto del Crocifisso noi ritroviamo le ragioni della nostra speranza perché sappiamo che la sua è sempre una “collocazione provvisoria” per citare una celebre espressione di Tonino Bello. La croce, infatti, non è la situazione definitiva e irreparabile, ma è preludio di vita e di risurrezione.

Per questo celebriamo la Pasqua con la speranza nel cuore: perché Gesù è il crocifisso risorto, è speranza di vita e di risurrezione anche per noi, anche per ogni caduto e disperato della storia.

Il risorto appare agli undici salutandoli così: “Pace a voi!”. La pace dono del risorto, è quanto chiediamo per il mondo intero ed è anche l’augurio che ci scambiamo in questa Pasqua che, speriamo, sia una Pasqua di cuori pacificati e di popoli riconciliati.

don Elia

venerdì 25 febbraio 2022

Mercoledì delle Ceneri di preghiera e digiuno per la pace

 

Iniziative per la Quaresima 2022


 Nel volantino allegato le proposte per la Quaresima 2022.

Sguardi di Gesù

 

In allegato il volantino relativo alle lectio quaresimali che si terranno nei venerdì di Quaresima.