Per il credente ogni mese ha una sua particolarità riguardo alla fede e alle svariate devozioni. Maggio è il mese di Maria Vergine. Ottobre il mese della Madonna del rosario. Ci sono poi l’Avvento e la Quaresima: mesi nei quali si è impegnati a vivere un vero cammino di conversione. Arriva pure novembre che è il mese dei morti.
SOLO UN RICORDO?
Questo mese ci è dato solo per ricordare chi ci ha lasciato o anche per altre motivazioni? Per il vero credente il mese di novembre fa sì ricordare i propri cari, ma anche chiama tutti a pregare per i defunti. Il ricordo è per noi, la preghiera è per loro. Loro non hanno bisogno di ricordarci, ci vedono e ci pensano e soprattutto ci aiutano a vivere secondo la volontà di Dio perché vogliono vederci in paradiso. E’ il messaggio della parabola del povero Lazzaro e del ricco epulone.
LA PREGHIERA
Da noi loro si attendono la preghiera per poter accedere al paradiso. Se vogliamo bene ai nostri cari, cerchiamo di unire la preghiera al loro ricordo. L’andare al cimitero non sia allora soltanto una visita di cortesia, solo per mettere dei fiori, ma un’occasione per qualche preghiera.
Non dimentichiamo soprattutto di accostarci ai sacramenti per far loro un dono ancora più grande. Essi infatti sanno che una nostra buona confessione e una nostra santa comunione facilitano la loro entrata in paradiso e nello stesso tempo ci fanno diventare migliori, come loro appunto desiderano. Con questo gesto si ottengono due frutti: uno per loro e uno per noi.
A questa celebrazione invitiamo tutti coloro che vogliono ricordare i propri cari, ma in modo particolare chi in questo anno ha perso un proprio congiunto.
UN INVITO PER RICORDARLI
Come abbiamo fatto in questi anni, invitiamo tutti i fedeli a prendere un cero in chiesa e ad accenderlo alla propria finestra alla sera dei santi in segno di ricordo e di preghiera per i propri cari. Al cero sarà unito un foglio illustrativo circa le modalità e la preghiera da recitare al momento dell’accensione.