domenica 24 maggio 2015

Gli anni passano

E’ passato un altro anno pastorale. Senza accorgerci i giorni sono volati uno dopo l’altro senza far baccano. Gli avvenimenti lieti e tristi li abbiamo invece non solo avvertiti, ma anche portati e vissuti. E gli acciacchi? Non solo li abbiamo sopportati con poca rassegnazione, ma anche sono aumentati con il passare delle settimane. E così siamo diventati più vecchi o meglio, come si preferisce dire oggi, siamo diventati più anziani. Non ci si scappa. Non siamo noi padroni del tempo e dei giorni. Tutto è dono del Signore. E allora che cosa dobbiamo fare? Due possibilità.

SOPPORTARLA
La prima possibilità, la più facile e la maggiormente seguita: andare avanti portando il peso degli avvenimenti. Sfogandosi su qualcuno per liberarsi un po’ dei pesi che si devono portare o affrontare. Curarsi della salute in tutti i modi. Cercare di stordirsi con qualche cosa per poter dimenticare. Fare “qualcosa” per non invecchiare e così mantenersi, se non concretamente, almeno nello stile di vita e o nell’abbigliamento in modo da non essere considerato poi troppo anziano. E soprattutto avere paura che tutto finisca presto. Che si debba avere qualche attenzione, è una cosa più che mai giusta, ma vivere nell’ansia, nel timore del futuro, nella non accettazione delle problematiche della vita, non è cosa buona, perché questo stile non fa vivere la bellezza della vita con i suoi veri valori, sia quelli umani che quelli spirituali. Dobbiamo infatti essere più che mai convinti che la vita, nonostante i problemi di vario genere che ci può offrire, è sempre un grande dono.

VIVERLA
E’ lo stile del vero cristiano. Se la vita è un dono perché senza nostro merito la riceviamo, dobbiamo saperla vivere. Come? Dandole un significato, una ragione, un obiettivo. Siamo infatti più che mai convinti che se non si ha una ragione per morire, non si ha nemmeno una ragione per vivere. Più grande sarà questo scopo, meglio si vivrà e si avrà la forza per la battaglia della vita. E’ stato detto, e noi lo confermiamo. che quanto più grande e profonda è la speranza che l’uomo porta nel cuore, tanto più sarà capace di vivere e di gioire in tutti i suoi giorni. Dicendo questo e vivendo in questo modo non si ignorano le fatiche e le difficoltà della vita di tutti i giorni. Nemmeno la precarietà della salute che a volte fa soffrire grandemente. E tanto meno la paura della morte. Siamo però convinti che con la grazia del Signore tutto si può affrontare con una certa serenità e soprattutto con la speranza che se gli anni passano il meglio deve sempre venire.

IL GRANDE VALORE DELLA FEDE
Tutto dipenderà allora dalla fede che si porta in fondo al proprio cuore. Quanto più qualificata sarà la fede, tanto più la vita avrà un senso. Quanto più la fede sarà radicata in fondo al cuore, tanto più si avrà la forza per affrontare gli avvenimenti lieti e tristi che i giorni ci offrono. Ancora: quanto più la fede sarà vissuta, tanto più si vivranno gli avvenimenti facendone un’offerta per il bene dei fratelli e di tutto il mondo. In una parola si tratta allora della fede in Cristo morto e risorto. E’ Lui e soltanto Lui che dà senso e significato alla nostra vita, alla vita della comunità parrocchiale e del mondo intero. Se togliamo Cristo Signore, tutta la vita cade nel nulla e ogni uomo ha come eredità la morte eterna.

NOI CREDIAMO
Se anche gli anni passano e gli acciacchi aumentano, anche se la giovinezza va in fumo e la vecchiaia ci fa spavento, anche se lo splendore del giorno sta per essere sostituito dal tramonto al quale poi succederà la notte, noi siamo più che mai convinti che il meglio, sia per ciascuno di noi, se per la nostra comunità parrocchiale, sia per il mondo intero, sta per venire. Il meglio infatti sta sempre al di là di tutto. La ragione di tutto questo sta nel fatto che Cristo è risorto per noi, lo Spirito Santo ci è stato donato e abita nel nostro cuore, il Padre celeste ci ama e noi siamo suoi amati figli. E per completare tutta questa infinita grazia di doni celesti, abbiamo in eredità tutti i beni di Dio. Beati coloro che hanno questa fede e la vivono con fedeltà e con gioia.
Sulla Parola del Signore diciamo che non saranno delusi in eterno.

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