Carissimi parrocchiani, carissimi amici e fratelli: siamo
chiamati ad un tempo di prova; è il nostro cammino nel deserto, è il nostro
esodo, la nostra uscita da noi stessi per riscoprire l’incontro con Dio e con gli altri.
Non lasciamoci prendere dallo sconforto, dalla paura o dal panico ma affidiamoci
alla misericordia del Padre perché ci tenga stretti fra le sue mani
e nel suo abbraccio.
Osserviamo le indicazioni che le autorità civili ci
indicano a nostra tutela e per la sicurezza di coloro che incontriamo: restiamo
a casa!
Riscopriamo il valore della preghiera personale e famigliare,
non potendo celebrare insieme l’Eucarestia. E lasciamoci interpellare da questa
situazione contraddittoria, difficile, ma che può rivelarsi anche
l’occasione propizia per cambiare il cuore.
Questi sono i giorni della preghiera
e della nostra conversione. Noi sacerdoti ogni giorno celebriamo l’Eucarestia,
a porte chiuse, ma uniti a ciascuno di voi, soprattutto a chi sta attraversando
un momento difficile, alle famiglie, ai nostri ragazzi, agli anziani
e ai malati, a tutta la comunità.
Vi ricordiamo e vi salutiamo con affetto.
I vostra sacerdoti, don Elia e don Roberto.
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