sabato 21 marzo 2020

Lunga come la Quaresima

Carissimi parrocchiani, carissimi amici e fratelli,
un proverbio popolare dice, a proposito di situazioni noiose, che si prolungano o di persone lente a cambiare o fare le cose che sono “lunghe come la Quaresima …”. Forse è la sensazione che proviamo a fronte di questo itinerario verso la Pasqua, che si prospetta lungo, di isolamento, non privo di difficoltà, di prove, di disagi e di sofferenze per tante famiglie. Penso soprattutto a coloro che hanno famigliari ricoverati e che sono privati della presenza dei loro cari. Penso, ancor più, a coloro che hanno perduto una persona cara senza poterla più vedere e salutare. I parrocchiani defunti dall’8 marzo ad oggi sono ben 14. Noi sacerdoti, che non possiamo celebrare il rito delle esequie, andiamo nei vari cimiteri cittadini per benedire le salme o le ceneri, talvolta senza che gli stessi parenti stretti dei defunti possano essere presenti, a causa della quarantena cui sono sottoposti. Tante, poi, le situazioni di povertà e di solitudine, ancor più acuite in questi tempi difficili e di isolamento, cui tutti siamo tenuti. Ma, di contro, ci sono tanti legami, tante reti di relazione (non ultima la preghiera !!!) che tengono vivi i contatti, che si rinsaldano, che accompagnano il percorso, che sostengono, che ci fanno percepire che c’è qualcuno che ci tiene a noi.

Segnali confortanti e di speranza di un modo alternativo di essere comunità, per non smarrire il senso di appartenenza, di comunione, di solidarietà. Penso che mai, come in questi tempi, abbiamo compreso di avere bisogno gli uni degli altri, di non poter stare e fare “senza gli altri” e soprattutto “senza l’Altro”.
“Lunga come la Quaresima …”: si, tutti vorremmo che fosse già finito, questo cammino di purificazione, ma al tempo stesso siamo chiamati a viverlo come una grande opportunità. Talvolta si sente dire: “dopo niente sarà più come prima … “, e subito pensiamo alle ricadute psicologiche, sociali, economiche … Ma possiamo anche pensare che, se avremo colto l’opportunità che questo tempo di prova ci riserva, “niente sarà più come prima …” anche in meglio, nella riscoperta dei valori delle relazioni, della famiglia, della comunità cristiana, delle cose semplici ed essenziali della vita che, forse, prima, davamo per scontate. Vi ricordiamo, tutti e ciascuno, con affetto, nella celebrazione quotidiana dell’Eucarestia e vi salutiamo cordialmente!

I vostra sacerdoti, don Elia e don Roberto.


In questa domenica, 22 marzo, il vescovo Maurizio celebra alle ore 10.30 presso la parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice. E’ possibile seguire la diretta collegandosi sul sito della diocesi: www.diocesi.lodi.it

Il vescovo invita pure ad unirsi alla preghiera quotidiana del Rosario, possibilmente alle 19.00 o comunque in altro orario.


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