lunedì 10 settembre 2012

C'è un tempo per ogni cosa

(don Riccardo Agosti)


C'è un tempo per ogni cosa e, per noi, è giunto il tempo di separare le nostre strade, per condividere un nuovo tratto del nostro cammino con altre persone: voi con don Roberto ed io con la comunità di Codogno.
Nei dieci anni passati insieme, il Signore ci ha concesso del tempo che si è riempito di tante, tantissime cose. Abbiamo condiviso moltissime esperienze, belle, impegnative ed entusiasmanti, come il rinnovamento della chiesa del Sacro Cuore e la missione giovani, come pure momenti di distacco da persone care (penso a don Virginio e a tanti volontari). C'è stato donato anche un tempo che (forse) a volte abbiamo impegnato per alcune iniziative non riuscite, o che volevamo riempire con desideri realizzabili, ma che abbiamo dovuto accantonare. Per tutto il tempo che il Signore ci ha donato ‒ ed è stato tanto ‒ ringraziamolo ma, nello stesso tempo, siamo invitati a continuare a viverlo sempre meglio.
Mi rivolgo allora a tutti voi, per incoraggiarvi, perché possiate continuare a dare una mano a don Roberto per il cammino che insieme a voi sta per iniziare. Tanti sono i volontari che operano in parrocchia. 
Mi rivolgo a quelli maggiormente impegnati in oratorio per le pulizie, i turni al bar, la presenza e l’assistenza: continuate a farlo. Il vostro contributo facilita l'abitare i luoghi in cui ci è dato condividere tempo prezioso.
Mi rivolgo a tutti gli educatori dei cammini di fede: fatevi aiutare sempre più, perché la vostra testimonianza dia sempre più forza a quello che dite e trasmettete ai ragazzi: non pensate di perdere tempo se vi verrà chiesto di fermarvi a pregare un po' e a partecipare con i vostri sacerdoti ai momenti di formazione e di confronto.
Rivolgo un pensiero alle famiglie della nostra comunità: abbiate sempre fiducia che quanto verrà proposto ai vostri figli (catechesi, incontri, grest, campi estivi, sport ...), unito al vostro sforzo educativo di genitori,  anche se non matura subito, i suoi frutti prima o poi li porterà! E’ questo ciò che ho sperimentato in prima persona in questi dieci anni. Ma, se voi stessi non ci credete e non favorite la partecipazione dei vostri figli ‒ perché vi tocca staccarvi un po' da loro o perché li credete "abbastanza grandi" per decidere da sé, o per non dovervi scontrare con le loro mode controcorrente ‒ non sperate poi nei miracoli, perché Dio non li compie contro nostra voglia: lui vede cosa alberga nel nostro cuore.
Un pensiero ai tanti (ma proprio tanti!) giovani che in questi anni ho incontrato, accompagnato, guidato, con i quali ho stretto belle amicizie e per i quali ho tanto pregato. La distanza ci arricchirà perché, quando ci sarà dato di rivederci, lo faremo con quella profondità che magari, nel vederci spesso (o spessissimo), a volte è venuta un po' a mancare. Chi non vive sempre gomito a gomito, quando si rivede, va subito al sodo.
Agli adolescenti, per i quali ho speso tante energie e non solo, chiedo di diventare la soddisfazione di don Roberto: continuerete così ad esserlo anche per me! Sappiate però che questo dipende in gran parte da voi: dal vostro entusiasmo (ricordo i balli nella piazza di Ascoli Piceno), dalla vostra presenza in oratorio (se lo abitate, chi viene e magari pensa di mettere della zizzania, non troverà terreno fertile), dal vostro sacrificio (per partecipare anche a quegli incontri un po' impegnativi ma che formano il cuore e l'anima). A tutti i ragazzi della comunità con cui ho passato e vissuto tanto, tantissimo del mio tempo ‒ pur volendo essere il prete di tutti ‒ dico: spero che continuiate a stare nei "paraggi" di don Roberto, per non perdere nulla di quanto vorrà proporvi (con l'aiuto dei catechisti e degli educatori che per ora noi sacerdoti gli consigliamo) e che un domani saprà maggiormente valorizzare per voi.
Un ultimo pensiero lo rivolgo a tutti gli anziani della comunità, specialmente a quelli che soffrono e che in tutti questi anni hanno sempre accompagnato il mio ministero in mezzo a voi con la preghiera, che ho sempre percepito e apprezzato: continuate! Questo è l'ingrediente nascosto ma fondamentale perché fermenti la pasta.
Infine rinnovo, ancora una volta, a tutti l'invito a non lasciare solo don Roberto: sarebbe come averlo fatto a me o a qualcun altro che ben conosciamo. A quelli che posso aver offeso o allontanato durante la mia presenza in parrocchia e in oratorio, chiedo: tornate! Troverete certamente un bravo sacerdote ad accogliervi. Cercate però di essere tutti collaboratori di don Roberto, non giocate con lui dicendo una cosa e poi facendone un'altra, così fanno i bambini (forse!): tra adulti non dovrebbe essere così, si perderebbe del tempo prezioso che Dio continua a donare generosamente a questa comunità. Io farò certamente tesoro di tutto quanto abbiamo condiviso, non solo perché oramai fa parte della mia vita, ma, soprattutto, perché così vi sentirò vicini. 
Al termine vi chiederete se non ho nulla per cui ringraziare: beh, per questo vi aspetto tutti alla Celebrazione della Santa Messa e alla processione in onore di Maria bambina, il 9 settembre.