martedì 23 ottobre 2012

L'anno della Fede, l'anno del Battesimo

In questo mese di ottobre è iniziato per volontà del papa l’anno della fede. Ricordando i 50 anni del Concilio, la promulgazione del catechismo della Chiesa cattolica, il papa ha ritenuto opportuno impegnare la Chiesa a riflettere sul grande dono della fede in Cristo morto e risorto. Se poi pensiamo anche al sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione, dobbiamo dire che la scelta è più che mai opportuna e di conseguenza necessaria per dare nuovo slancio alla nostra vita cristiana e nuovo impulso alle nostre comunità parrocchiali.
Consapevoli che abbiamo sempre bisogno di approfondire il dono della fede e di rendere sempre più viva e significativa la vita della nostra comunità parrocchiale, abbiamo accolto con gioia l’invito del papa e vogliamo impegnarci in tutto questo anno a seguire le indicazioni che la chiesa ci ha suggerito nel documento “Porta della fede”. 
Questo nuovo sforzo pastorale lo compiamo con le nostre capacità, ma anche con tutto il nostro amore al Signore che ci ha fatto il dono della fede e sempre ci sostiene nel viverlo e nel testimoniarlo in questa società non sempre favorevole a sostenere chi vuole vivere da vero cristiano.
Quando abbiamo sentito l’intenzione del papa di volere impegnare la Chiesa in questa riflessione sulla fede, abbiamo esultato perché veniva a convalidare maggiormente la scelta pastorale che la nostra comunità parrocchiale intendeva progettare per questo nuovo anno. 
Il cammino di nuova evangelizzazione fatto in questi anni, ci ha infatti portato ad intraprendere la riflessione sui sacramenti. 
Ed il primo sacramento che siamo chiamati a ricevere come dono del Signore è appunto il Battesimo. Fede e battesimo si armonizzano pienamente. Quindi noi vivremo l’Anno della Fede prendendo coscienza del grande dono del Battesimo. E’ da questo dono che tutta la vita si illumina perché la fede in Cristo morto e risorto sta all’origine del dono e ne è anche la conseguenza.
E così iniziando il nuovo anno pastorale ci siamo impegnati subito a riflettere sul Battesimo. Celebrando infatti la festa di Maria Bambina abbiamo riflettuto che in Maria Dio Padre ci ha dato il “sacramento fondamentale” Gesù Cristo. Ci siamo poi soffermati - nel pomeriggio di fraternità - con la riflessione di mons. Gabriele Bernardelli a prendere coscienza che il Battesimo è un dono, ma anche un impegno. Celebrando la sagra abbiamo visto che è dal grembo della comunità parrocchia, la sposa di Cristo, che i figli degli uomini nascono a figli di Dio mediante l’acqua e lo Spirito. 
E così con la solenne liturgia del fonte abbiamo aperto in parrocchia il nostro anno della fede.
A questi primi passi, ne seguiranno altri. L’intento è quello di aiutare tutti i fedeli della nostra comunità a prendere coscienza che il Battesimo è il dono più grande e maggiormente significativo per la propria vita. Se lo si vive con fede e spirito di riconoscenza a Dio Padre, si giunge ad avere uno nuovo sguardo su tutto quanto la quotidianità ci mette davanti e ci fa vivere.
Sarà sempre illuminato per tutto l’anno della fede, proprio perché come parrocchia ci soffermeremo a riflettere sul Battesimo. Avrà sempre un grande cero acceso per ricordare tutti i fedeli di S. Fereolo che a quel fonte hanno ricevuto il Battesimo. Sarà possibile rinnovare la grazia del proprio Battesimo accendendo un cero e recitando la preghiera messa a disposizione. Un grande foglio darà la possibilità a chi lo vuole di leggere i nomi dei battezzati del mese corrente dal 1969 all’attuale anno.
Siamo più che mai convinti che il Signore stia lavorando anche in questi nostri momenti. Noi speriamo che riflettendo sia singolarmente che comunitariamente sul dono che fa grandi agli occhi di Dio, fino a divinizzarci, qualcuno scopra di essere amato e di vivere in un mare infinito d’amore.