domenica 2 dicembre 2012

Il percorso di un anno

La nostra vita va avanti quasi senza che ce ne accorgiamo. E così gli anni passano inesorabilmente per tutti. Infatti i bimbi crescono a vista d’occhio. I giovani diventano adulti anche se cercano di conservarsi giovani. Gli adulti diventano inevitabilmente anziani. Gli anziani restano tali anche se si immergono nei loro giovanili ricordi. E questo avviene per tutti indistintamente a livello fisico, a livello mentale. Mentre a livello spirituale non si dovrebbe mai invecchiare. Anzi più si procede nella vita di figli di Dio, cioè nella vita spirituale, maggiormente si dovrebbe ringiovanire nel cuore e nello spirito. Se invecchiamo anche nello spirito, è segno che in noi qualcosa non ha funzionato. Un maestro di spiritualità ha detto che l’uomo nasce vecchio, ma deve morire giovane. Dice questo rifacendosi al cammino di vita cristiana che ognuno di noi è chiamato a vivere dal giorno del suo battesimo al termine della sua vita terrena. Rifacendoci a questo autore diciamo che si nasce vecchi in quanto segnati dal peccato originale. Incapaci di vedere dove stanno in veri valori della vita, come pure non si conosce ancora il vero significato dell’esistenza. Si procede e si vive quasi maggiormente mossi dagli istinti che non dal vero senso della vita. Più si va avanti nella vita, passando attraverso situazioni di gioia, di fatiche e di dolore, più si dovrebbero capire tante cose. Ci si dovrebbe spogliare di cose inutili e superficiali, come pure si dovrebbe scoprire il vero senso della vita. Ne viene di conseguenza che si conoscono e si apprendono le cose importanti e fondamentali della vita. E così si inizia sempre più a vivere nel modo giusto come appunto si dovrebbe vivere fin dalla nascita.
Per ricuperare questo slancio di giovinezza, la Chiesa ci fa rivivere ogni anno nella liturgia il mistero della nostra salvezza. Infatti prima con l’Avvento, poi con la Quaresima e con la Pasqua, e infine con il tempo della Pentecoste, noi siamo chiamati e soprattutto coinvolti nella vita di Gesù in ordine ad assumere con l’ascolto della Parola e la celebrazione dei sacramenti i suoi valori e il suo stile di vita. Compiendo con fede e amore questo cammino della Chiesa, noi rinnoviamo continuamente la nostra vita spirituale e di conseguenza si qualifica sempre più in noi la spirito di giovinezza spirituale che è lo spirito di Gesù stesso.
Il corpo continuerà inevitabilmente la sua corsa verso la sua consumazione, mentre lo spirito si farà sempre più giovane giungendo alla giovinezza eterna.
Dopo tutto questo dobbiamo dire che all’uomo e alla donna è offerta la medicina per la giovinezza dello spirito. Vivendo l’anno liturgico, lasciandosi coinvolgere in un continuo rinnovamento spirituale, noi possiamo allora esultare di vera giovinezza. Non sarà certo quella del corpo perché questo è destinato alla corruzione, ma quella dello spirito. E questa noi sappiamo che è la parte più nobile e grande dell’uomo. 
Perché questo avvenga è necessario impegnarsi nel rinnovamento spirituale seguendo la stessa strada di Gesù. Lui infatti è il nostro modello. Con Lui noi non correremo a cercare prodotti sofisticati che lasciano il cuore vecchio e schiavo delle cose di questa terra, senza mai rinnovarci nello spirito.
Cerchiamo allora in questo tempo sacro che ci fa attendere il Signore, di lasciarci provocare dalla parola dei profeti. 
Spogliamoci di qualche cosa di inutile per fare posto al Signore che viene per incontrarci personalmente. 
Apriamo i cuori ai fratelli più bisognosi perché il nostro cuore si allarghi sempre di più. Instauriamo un vero rapporto d’amore con il Signore mediante la preghiera vissuta con fede e amore. E tutto questo non per un giorno solo, ma in tutto l’Avvento. 
Alla fine sentiremo nel nostro spirito che la giovinezza del Signore diventa sempre più nostra.