venerdì 30 agosto 2013

L'Eucarestia, il nuovo impegno pastorale

Dopo l’anno del Battesimo, passiamo all’anno dell’Eucarestia. E’ una conseguenza logica. Diventati figli di Dio, sentiamo il bisogno di crescere non solo nella fede, ma anche nella vita cristiana. Il dono che il Padre celeste ci offre per crescere e maturare nella vita di figli è appunto l’Eucarestia. Il Signore nella sua grande bontà non ci vuole figli rattrappiti, ripiegati su noi stessi, non ci vuole deboli e fragili nella vita divina ricevuta dal suo amore, ma desidera ardentemente che diventiamo robusti e splendidi spiritualmente. E’ infatti solo in questo modo che noi realizziamo la nostra vita e realizzandola daremo a lui gloria e onore.

VOGLIAMO VIVERE IN PIENEZZA
Ecco il nostro più vivo desiderio. Lo vuole in primo luogo il Signore stesso e quindi di conseguenza dobbiamo volerlo anche noi, se desideriamo realizzare la nostra vita di figli di Dio. Non basta il battesimo, è necessario lasciarci coinvolgere nel mistero dell’Eucarestia. E’ infatti questo dono d’amore che Gesù ci ha fatto, che favorisce la nostra vera e profonda crescita spirituale. Dio Padre infatti non ci vuole soltanto suoi figli, ma desidera che realizziamo pienamente la nostra vita. Come un padre non solo dà la vita ai figli, ma desidera che crescano forti e robusti nel corpo, così Dio Padre vuole che la vita divina giunga a piena maturazione.

CI IMPEGNEREMO
In questo nuovo anno pastorale apriremo la nostra mente, punteremo i nostri occhi, spalancheremo il nostro cuore su quel grande dono che Gesù ci ha fatto nella sua ultima cena e che la Chiesa continua a proporre a ogni figlio di Dio, all’umanità intera. Quella sera Gesù, prima di andare a vivere il mistero della sua morte, ci ha offerto in quel pane e in quel calice il memoriale della sua passione, morte e risurrezione. Nell’offrirlo agli apostoli ha detto loro: “Fate questo in memoria di me”. Poiché quella sera eravamo presenti anche noi nella mente e nel cuore del Signore, quell’offerta era rivolta anche a noi che saremmo venuti dopo diversi secoli. Consapevoli di questo grande dono, anche se da anni lo viviamo ogni giorno e soprattutto ogni domenica, vogliamo accoglierlo nuovamente per viverlo con maggior consapevolezza affinché diventi vita della nostra vita. 

CI SOFFERMEREMO
Contemplando questo grande dono ci soffermeremo a riflettere nel primo periodo dell’anno pastorale su l’Eucarestia celebrata. Il nostro intento sarà di cercare di conoscere, comprendere fin dove sarà possibile, il dono della Messa. E’ qui infatti che noi rendiamo attuale il memoriale del Signore Gesù. Non basta assistervi da semplici spettatori passivi, non basta celebrarlo devotamente, occorre soprattutto lasciarsi coinvolgere nel mistero che viene celebrato. Quanta strada dobbiamo fare!
Passeremo poi a meditare su l’Eucarestia ricevuta. La celebrazione della Messa diventa veramente piena e quindi raggiunge il suo obiettivo, se ci si lascia non solo coinvolgere nella celebrazione, ma anche se ci si lascia toccare e coinvolgere nel profondo del nostro essere. Gesù infatti ha detto in quella sera e lo ripete ogni qualvolta riviviamo il suo memoriale: “Prendete e mangiate, prendete e bevete”. Ci soffermeremo allora sul modo e sulle condizioni per ricevere questo dono del Signore. Passeremo poi a riflettere su un altro aspetto del dono che Gesù ci ha fatto, cioè: l’Eucarestia adorata. Ci soffermeremo a riflettere sulla preghiera di adorazione. Consapevoli che il Signore è sempre con noi nei nostri tabernacoli, consapevoli che senza di lui non possiamo far nulla, vogliamo imparare a stare presso di lui in adorazione. E’ nostro desiderio, nel realizzare questo aspetto dell’Eucarestia, di promuovere in parrocchia una scuola di preghiera. Facendo tesoro di tanti maestri di preghiera che la Chiesa ha sempre avuto lungo i secoli e anche ai nostri giorni, ci rifaremo a loro in modo concreto, accessibile a tutti.

CI RIUSCIREMO?
L’intento è grande, la speranza di fare ancora qualcosa di bello per il Signore è viva. Poniamo, come sempre abbiamo fatto, nel cuore di Maria Bambina questo nostro lavoro pastorale della comunità parrocchiale per questo anno pastorale 2013 – 2014. Siamo più che mai sicuri che ci aiuterà insieme ai nostri patroni Bassiano e Fereolo. Con questo impegno pastorale non cerchiamo noi stessi, ma desideriamo aiutare i sanfereolini a vivere nei dovuti modi l’amore del Signore che in ogni Messa si offre a tutti noi; vogliamo poi che, nutrendosi del corpo e del sangue del Signore, crescano nella vita spirituale per giungere alla santità, imparando poi ad adorarlo come lui desidera nel tabernacolo o alle nostre adorazioni sperimentino quotidianamente la sua presenza consolatrice.

TUTTI IMPEGNATI
La parrocchia, per poter attuare nei dovuti modi questa proposta pastorale sull’Eucarestia, ha bisogno di aiuti. Ecco allora l’invito a tutti i fedeli di lasciarsi coinvolgere. Siamo sicuri che se parteciperanno, troveranno piena soddisfazione. Le proposte saranno molte. Pensiamo ai Centri di Ascolto della Parola di Dio nelle nostre case. Anche qui si rifletterà su questo importante tema. Leggere il bollettino, ma soprattutto quella pagina che parlerà dell’Eucarestia. Ogni mese ci sarà un breve e facile articolo su questa tematica. Poiché abbiamo visto che diverse persone prendono volentieri i fogli con i messaggi spirituali messi in fondo alla Chiesa di S. Fereolo, ne porremo diversi. Ci sarà poi la catechesi al giovedì pomeriggio per i pensionati. Anche questo è un modo per conoscere e vivere il grande dono del Signore. La scuola di Bibbia che da diversi anni teniamo in autunno e in primavera avrà quest’anno una nuova impostazione sempre attinente a questo tema.
Concludendo, non possiamo far altro che invitare a partecipare, a lasciarsi coinvolgere, a sentire vivamente l’amore del Signore che non desidera altro se non di farci gustare il suo grande immenso amore che continuamente ci offre nel mistero della Messa.