domenica 18 agosto 2013

Un altro anno alle nostre spalle

Senza renderci conto, un altro anno è ormai alle nostre spalle. Tutto è ormai nella mente di Dio Padre. E noi siamo contenti di quello che abbiamo fatto di bene. Lo siamo non solo perché siamo maturati nel bene, ma anche perché abbiamo contribuito a far crescere la vita della nostra comunità parrocchiale. Ricordiamo allora gli avvenimenti di questo anno pastorale, sia per ringraziare il Signore, sia per rinnovare la nostra buona volontà di continuare a spenderci per fare della parrocchia una segno vivo dell’amore di Dio per il quartiere.

NON PER ESALTARCI
Se facciamo questa riflessione ad alta voce non è per esaltarci, ma per renderci consapevoli che se abbiamo fatto qualcosa di bene, è tutta opera del Signore. Noi non siamo stati altro che obbedienti al suo progetto d’amore. Se non ci fosse stato lui a ispirarci e poi a sostenerci nella fatica, noi non avremmo fatto nulla di bello e di bene. Siamo più che mai consapevoli di essere deboli e poveri, ma con lui nel cuore e soprattutto obbedendogli, ci rendiamo capaci, con la sua grazia, di compiere ciò che fa il nostro vero bene. La nostra vita personale e quella comunitaria non dovrebbero essere altro che una continua lode alla sua potenza e al suo amore infinito.

LA NOSTRA VITA DI FIGLI DI DIO
La mano di Dio Padre ha continuato a sostenerci come suoi amati figli. Abbiamo sentito la sua mano ogni giorno, specialmente nella celebrazione del suo amore, quando ci radunavamo sia per la Messa feriale che domenicale. Le nostre celebrazioni sono sempre state vissute. Attorno all’altare ci sentiamo infatti un cuor solo e un’anima sola. Le adorazioni sono state sempre ben partecipate. Vediamo anche sempre qualche nuova presenza. Vogliamo essere una comunità aggrappata al Signore. E’ Lui infatti che ci fa essere Chiesa, è Lui che ci sostiene, è ancora lui che ci sprona al servizio del quartiere.

L’ANNO DEL BATTESIMO
Seguendo le indicazioni del Papa stiamo anche noi vivendo l’anno della fede. Noi abbiamo caratterizzato questo anno ricordando e soprattutto cercando di rinnovare la grazia del battesimo che abbiamo ricevuto un giorno. E così il nostro battistero si è illuminato, presenta ogni mese i nomi di chi negli ultimi 40 anni è stato battezzato in quel mese. Parecchi poi accendono il cero e recitando la preghiera rinnovano la grazia del proprio battesimo. Vediamo infatti ogni giorno diversi ceri accesi e asportate le immagini della preghiera predisposta.
La festa dei battesimi che abbiamo vissuto insieme domenica 2 giugno ha mandato al cielo più di 400 palloncini con un messaggio a Dio Padre. Questo gesto non è stato soltanto un atto folcloristico, ma un vero atto di fede e di ringraziamento.

I SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA
Sul bollettino di giugno abbiamo già riportato le foto e i nostri pensieri. Qui vogliamo dire ancora una volta che il Signore non si stanca mai di compiere meraviglie in mezzo al suo popolo. I nostri ragazzi sono stati ben preparati dai loro catechisti. Hanno vissuto le celebrazioni con fede e con amore. Ora noi speriamo che la grazia del Signore continui a compiere le sue meraviglie nei loro cuori. Queste si realizzeranno se i loro genitori continueranno a dare loro in modo particolare una concreta e visibile testimonianza cristiana. Se lo faranno vedranno camminare nel bene i loro figli. Come abbiamo sempre detto loro, lo diciamo ancora, non si perde nulla dando il Signore ai figli, si guadagna tutto.

LA BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE
Anche quest’anno noi sacerdoti siamo passati a benedire le famiglie. Siamo entrati in circa 800 famiglie. Siamo così passati per un quarto del territorio del nostro quartiere. E’ stata una grande fatica. Siamo sinceri. Ma l’abbiamo sostenuta per fede e per l’amore che portiamo a tutti i sanfereolini. Abbiamo così constatato, come già abbiamo scritto sull’ultimo bollettino, che Il tessuto del nostro quartiere è molto cambiato in questi ultimi dieci anni. Siamo andati da tutti. Abbiamo suonato a chi conoscevamo e a chi non avevamo mai visto. A chi ci accoglieva abbiamo lasciato la benedizione. A chi era di altri intendimenti o di diverso orientamento di vita abbiamo lasciato il nostro saluto. Anche per questa fatica pastorale sentiamo il dovere di ringraziare il Signore. Senza la sua forza non avremmo percorso strade del quartiere, non saremmo entrati nei palazzi con ascensori, e tanto meno in quelli a cui mancava. Il nostro unico intento è stato sempre quello di dire che Dio ama e vuole bene a tutti. E lo dimostravamo con il nostro sorriso, con la nostra amabilità, con l’attenzione a chi ci apriva e trovavamo in casa. Possiamo dire che l’esperienza è stata anche quest’anno positiva.

LA CARITA’ AI POVERI
Una comunità cristiana che si limitasse a pregare e celebrare sacramenti non sarebbe una vera Chiesa del Signore. Siamo infatti qui nel quartiere per due obiettivi: per vivere l’amore del Signore celebrandolo, e per annunciarlo con la testimonianza della vita. Il servizio ai poveri, a chi versa in situazioni di particolare difficoltà deve essere accolto dai cristiani e dalla stessa comunità parrocchiale. Siamo più che mai convinti che l’evangelizzazione è opera della carità. Amando come ha insegnato il Signore e mossi dal suo spirito, noi annunciamo senza tante parole che lui è lì, che lui bussa alla porta del cuore a cui ci rivolgiamo: se noi cristiani viviamo e ci muoviamo con questo stile, allora Lui tocca.

LA NOSTRA CARITAS PARROCCHIALE
Il Signore ha voluto che avesse una sua casa. E così 17 anni fa, con il suo aiuto, gliela abbiamo costruita. Ora è il centro propulsore di tanti servizi caritativi ai bisognosi del quartiere. Questi servizi li abbiamo elencati sul bollettino di giugno. Può darsi che qualcuno dica anche che quello che facciamo è poca cosa. Infatti spesso si sente dire che un povero non può sostenersi solo con un sacchetto di generi alimentari, non può vivere solo con dei vestiti usati. Diciamo con molta semplicità che siamo al corrente di tutto questo. Soffriamo anche. Diciamo anche che questi sono e vogliono essere dei segni. Anche loro necessari. Dietro a questi piccoli e semplici servizi c’è l’attenzione alla persona che ha bisogno, che versa in difficoltà. Se avessimo più risorse faremmo ancora di più. Facciamo con quello che abbiamo.
Nella vita della nostra Caritas ci sono però dei servizi caritativi di particolare rilievo, realizzati con l’aiuto di numerosi fedeli. Anche a questi vogliamo dare rilievo e soprattutto ringraziare il Signore che suscita lo spirito caritativo.

FAMIGLIE x FAMIGLIE
Questo servizio è nato in seno alle giovani famiglie. Si sono infatti impegnate a creare un fondo finanziario per aiutare chi, a causa della crisi economica, non riesce più a sostenere alcune spese necessarie per la vita familiare. Si tratta a volte delle bollette, della rata dell’affitto o di altre necessità primarie. Di questi problemi abbiamo già scritto diverse volte su questo nostro bollettino. L’iniziativa è nata e continua ancora. C’è chi versa costantemente il proprio contributo tramite la banca, altre per mezzo dei sacerdoti. A queste famiglie si sono uniti anche i centri di ascolto della Parola di Dio che si tengono nelle nostre nel quartiere. In questi ultimi mesi anche due associazioni hanno voluto partecipare con una loro offerta significativa. Ci auguriamo che questa iniziativa continui anche nei prossimi mesi. Le necessità sono sempre numerose.

QUEL COSTANTE SACCHETTO
Ci sembra giusto presentare anche questi gesti di carità semplici e nascosti. Vi sono dei fedeli che hanno stabilito di aiutare i poveri consegnando costantemente un proprio sacchetto di generi alimentari alla casa parrocchiale. Ciò che hanno fatto nel tempo di Avvento e in Quaresima, continuano a ripeterlo anche negli altri mesi. Questi gesti ci dicono che l’attenzione ai poveri fa parte della loro vita. Il nostro magazzino dei generi alimentari ha sempre bisogno di aiuti. Se pensiamo che vengono distribuiti circa 250 sacchetti al mese e 25 grossi pacchi alle famiglie povere del quartiere, dobbiamo dire che di merce ne abbiamo sempre bisogno.

Diciamo grazie al Signore che ci ha sostenuto e ci ha dato la possibilità di fare un po’ di bene. Tutto viene da lui e solo da Lui. 
Diciamo grazie ai nostri numerosi volontari che sia all’interno della nostra Caritas si spendono continuamente nei numerosi servizi caritativi; lo diciamo anche ai catechisti che aiutano i nostri ragazzi a conoscere e ad amare il Signore.
Non vogliamo dimenticare nemmeno gli animatori dei centri di ascolto della Parola di Dio che ogni mese nelle case con i loro fratelli e sorelle meditano il vangelo per poi viverlo generosamente.
Ringraziamo anche tutti quelli che lavorano per la pulizia delle nostre chiese e dell’oratorio, ma anche coloro che in ogni necessità sono sempre pronti a rispondere alle richieste del parroco o dei sacerdoti.
Il nostro grazie va anche agli allenatori e ai dirigenti del nostro G.S.O. che gratuitamente si spendono per la nostra gioventù piccola e grande.
Un grazie particolare a coloro che rendono belle le nostre liturgie. Pensiamo ai ministranti, ai lettori, ai cantori, a chi porta Gesù nelle case agli anziani ammalati. In una parola, a tutti vada - al termine di questo nuovo anno - il grazie del Signore e quello dei sacerdoti.
Tutto quanto abbiamo fatto ora lo offriamo al Signore per la sua gloria e per il bene di tutti i sanfereolini e della nostra amata comunità parrocchiale.