Le tre
tentazioni di Gesù sono le tentazioni dell'uomo di sempre. Tentazione
significa in realtà fare ordine nelle nostre scelte e nelle relazioni di
fondo: ognuno tentato verso se stesso: hai fame? Dì che queste pietre
diventino pane! Trasforma tutto in cose da consumare, in denaro. Ognuno
tentato verso gli altri: vuoi comandare, importi, contare più degli altri? Io
so la strada: vénditi! Ognuno tentato verso Dio: bùttati dal tetto, tanto Lui
manderà angeli a sostenerti. Hai dubbi? Dio manderà segni e visioni a scioglierli.
La prima tentazione: che queste pietre diventino pane! Pietre o pane? È una
piccola alternativa, che Gesù apre, spalanca: Né di pietre né di solo pane
vive l'uomo. Siamo fatti per cose più grandi. Il pane è buono ma più buona è
la parola di Dio, il pane è vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Il pane
è indispensabile, eppure contano di più altre cose: le creature, gli affetti,
le relazioni, l'eterno in noi. Ciò che ci fa vivere è la nostra fame di cielo:
L'uomo vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Vive di Vangelo e di
creature: dalla sua parola sono venuti la luce, il cosmo e la sua bellezza, il
respiro che ci fa vivere. Sei venuto tu, fratello mio, mio amico, amore mio:
parola pronunciata da Dio per me.
La
seconda tentazione è una sfida aperta a Dio. «Buttati giù, chiedi a Dio un
miracolo» ciò che sembrerebbe il più alto atto di fede - a occhi chiusi, con
fiducia! - ne è, invece, la caricatura, pura ricerca del proprio vantaggio. È
come se Gesù dicesse: tu non cerchi Dio ma i suoi benefici. Non cerchi il
Donatore, ma solo i suoi doni. Un Dio a tuo servizio.
Eppure
quando invece di angeli vengono la malattia, un fallimento, la morte, tutti ci
domandiamo: Perché Dio non interviene? Dove sono gli angeli che ha promesso?
Dio invia angeli, persone buone come angeli, che portano non ciò che io
desidero, bensì ciò di cui, forse a mia insaputa, ho davvero bisogno. Nella
terza tentazione il diavolo rilancia: prostrati davanti a me, segui le mie
strade, venditi alla mia logica, e avrai tutto. Il diavolo fa un mercato con
l'uomo, un mercimonio. Esattamente il contrario di Dio, che non fa mai
mercato dei suoi doni. E quanti hanno seguito le strade del Nemico
dell'umanità, facendo mercato di se stessi, vendendo la loro dignità in cambio
di carriera, poltrone o denaro facile, ci fanno riflettere: a che serve
gonfiarsi di soldi e di poteri, se poi perdi vita, se ci rimetti in umanità, se
vendi l'anima? Vuoi «possedere» le persone?
Assicuragli
pane e potere, dice, e ti seguiranno. Ma Gesù non vuole «possedere» nessuno.
Dio non cerca schiavi ossequienti, ma figli che siano liberi, generosi e
amanti.
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