sabato 13 febbraio 2016

Il Vangelo della Domenica - 14 febbraio 2016

Le tre tentazioni di Gesù sono le tentazioni del­l'uomo di sempre. Ten­tazione significa in realtà fa­re ordine nelle nostre scelte e nelle relazioni di fondo: o­gnuno tentato verso se stes­so: hai fame? Dì che queste pietre diventino pane! Tra­sforma tutto in cose da con­sumare, in denaro. Ognuno tentato verso gli altri: vuoi co­mandare, importi, contare più degli altri? Io so la strada: vénditi! Ognuno tentato ver­so Dio: bùttati dal tetto, tan­to Lui manderà angeli a so­stenerti. Hai dubbi? Dio man­derà segni e visioni a scio­glierli. La prima tentazione: che que­ste pietre diventino pane! Pie­tre o pane? È una piccola al­ternativa, che Gesù apre, spa­lanca: Né di pietre né di solo pane vive l'uomo. Siamo fat­ti per cose più grandi. Il pane è buono ma più buona è la parola di Dio, il pane è vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Il pane è indispensa­bile, eppure contano di più altre cose: le creature, gli af­fetti, le relazioni, l'eterno in noi. Ciò che ci fa vivere è la nostra fame di cielo: L'uomo vive di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Vive di Vangelo e di creature: dalla sua parola sono venuti la lu­ce, il cosmo e la sua bellezza, il respiro che ci fa vivere. Sei venuto tu, fratello mio, mio amico, amore mio: parola pronunciata da Dio per me.
La seconda tentazione è una sfida aperta a Dio. «Buttati giù, chiedi a Dio un miraco­lo» ciò che sembrerebbe il più alto atto di fede - a occhi chiu­si, con fiducia! - ne è, invece, la caricatura, pura ricerca del proprio vantaggio. È come se Gesù dicesse: tu non cerchi Dio ma i suoi benefici. Non cerchi il Donatore, ma solo i suoi doni. Un Dio a tuo ser­vizio.
Eppure quando invece di an­geli vengono la malattia, un fallimento, la morte, tutti ci domandiamo: Perché Dio non interviene? Dove sono gli angeli che ha promesso? Dio invia angeli, persone buone come angeli, che portano non ciò che io desidero, ben­sì ciò di cui, forse a mia insa­puta, ho davvero bisogno. Nella terza tentazione il dia­volo rilancia: prostrati da­vanti a me, segui le mie stra­de, venditi alla mia logica, e a­vrai tutto. Il diavolo fa un mercato con l'uomo, un mer­cimonio. Esattamente il con­trario di Dio, che non fa mai mercato dei suoi doni. E quanti hanno seguito le stra­de del Nemico dell'umanità, facendo mercato di se stessi, vendendo la loro dignità in cambio di carriera, poltrone o denaro facile, ci fanno ri­flettere: a che serve gonfiarsi di soldi e di poteri, se poi per­di vita, se ci rimetti in uma­nità, se vendi l'anima? Vuoi «possedere» le persone?
Assicuragli pane e potere, di­ce, e ti seguiranno. Ma Gesù non vuole «possedere» nes­suno. Dio non cerca schiavi ossequienti, ma figli che sia­no liberi, generosi e amanti.

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