Carissimi parrocchiani, amici e fratelli,
la Pasqua di quest’anno ce la ricorderemo più di tutte le altre, per le condizioni in cui siamo tenuti a celebrarla, a causa di questa pandemia che ha coinvolto il mondo intero e che ha generato malattia, morte, paura, preoccupazione, crisi e nuova povertà. Ma al tempo stesso ci fa assistere ad una nuova primavera nei gesti semplici e straordinari di solidarietà, di attenzione agli altri, di dedizione, di relazioni, che si fortificano nonostante le distanze, e di contatti ritrovati ... Per questo sono convinto che la Pasqua di quest’anno non sia meno luminosa delle altre e anche se il “fuoco nuovo” non illuminerà la notte santa, la luce di Cristo risorto rischiarerà le nostre tenebre e il sole di Pasqua tornerà a dare luce e calore ai cuori dei credenti. Non cediamo alla disperazione, alla rassegnazione, né al qualunquismo o all’indifferenza, ma riaffermiamo, convinti, la nostra fede: “Cristo, mia speranza, è risorto!”.
In Lui, che ha vinto il male e la morte, affondano le radici della nostra speranza e siamo convinti, da credenti, che “andrà tutto bene”, perché il Cristo Risorto è il Signore del tempo e della storia. La nostra vita, il mondo, la storia, sono nelle sue mani: mani che si sono sporcate, aperte al dono, mani trafitte, per amore. Possiamo fidarci! La speranza cristiana è una speranza affidabile!
Vi assicuriamo il costante ricordo e la preghiera e vi salutiamo con affetto, nell’attesa di potere presto celebrare insieme la Pasqua domenicale.
Il vostro parroco don Elia con don Roberto e don Angelo
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La Santa Messa nella Domenica di Pasqua in diretta
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